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Brazil com Emocao / I grandi reportages

Brazil com Emocao: Intro

La domanda del titolo, declinata soprattutto dalle mie amicizie maschili, mi ha felicemente inseguito per qualche mese e in fondo mi faceva capire che io e Lara avevamo scelto bene la nostra meta.

Ma davvero per il viaggio più importante della tua vita ti vai a bruciare il paese del Carnevale, del samba, delle mulatte da sogno, delle partite di calcio al Maracanà?”

“Stai scherzando o mi stai proprio dicendo che preferirai passare per le strade e le spiagge di Bahia, Recife e Natàl con tua moglie?”

E poi la vuoi portare in Amazzonia o nel Pantanal tra piranhas e anaconde dove per la giungla non passa neppure la luce?”

Sì – Sì – Sì la mia risposta, manco fossi già sull’altare!

Brazil com Emocao: Intro. Ma davvero ci vai in viaggio di nozze?

A me il Brasile stava da sempre dentro il cuore, più che un paese, un continente, più che un continente un gigante, un serbatoio gigantesco di emozioni che mi aspettavano, di paesaggi che volevo vedere, investendoci un certo tempo, un certo budget, la totalità dei miei sogni e delle mie fantasie.

Aveva perso al fotofinish lo spareggio con i paesi andini al momento del mio viaggio post laurea, l’avevo sempre detto che per il mio matrimonio avrei scelto l’altro volto magico che mi mancava del Sudamerica. E la Patagonia sarà il prossimo.

Le cascate di iguazu
E poi la vuoi portare in Amazzonia o nel Pantanal tra piranhas e anaconde?

Restava da convincere la mia futura compagna, ma non fu una grande impresa sinceramente…

Allora era una ragazza già speciale e curiosa, contenta di seguirmi in questa avventura. Lei aveva già deciso chiesa, abiti, ristorante, menù, adesso per il grande viaggio aveva scelto di fidarsi di me e tolte dal tavolo mappe e riviste e dvd di altri Tour classici (Usa e Polinesia, Sudafrica e Oceano Indiano, il Canada, le Maldive) peraltro in parte già recuperati, ci siamo buttati nella sterminata geografia brasiliana, disegnando insieme a un’agenzia specializzata le tappe da vivere in questo mese che è rimasto per sempre dentro di noi. Dentro le nostre più belle emozioni.

le spiagge di Bahia, Recife e Natàl

Vissute anche prima del viaggio, con la lettura di certi romanzi di Jorge Amado e Paulo Coelho, forse i più capaci tra gli autori moderni a descrivere la profondità folkloristica, sensuale e psicologica dell’essere brasiliani, del sentirsi abitanti di questo immenso paese e insieme cittadini del mondo, alla ricerca delle verità piccole del proprio villaggio, dei propri personaggi o della propria patria o di quelle più assolute del proprio cammino interiore.

Brasile vissuto grazie alla sua favolosa unica musica e danza, nostalgica come la bossanova, sensuale e scatenata come i ritmi della samba. Avevo deciso di ingannare me stesso preparandomi al meglio con un corso di balli latino-americani ma oltre a due passetti di salsa e merengue non sono mai stato capace di andare e le scene viste in diretta a Salvador de Bahià a bordo e sotto i Trìo electricos avrebbero confermato la nullità del mio tentativo. Ma la musica e i balli brasiliani intanto mi erano calati già nel sangue, con Caetano Veloso, Gilberto Gil, Joao Gilberto, Giolberto Gil, Antonio Carlos Jobim, Gal Costa, Elis Regina e sicuramente – mi perdoni il Cristo del Corcovado – sto dimenticando qualcuno.

un tucano
Amazzonia come ai cercatori d’oro immersi nel fango delle più assurde miniere del mondo

In più vorace di letture geografiche, di fotografia, di documentari avevo fatto il pieno di Sebastian Salgado, del suo bianco e nero dedicato all’Amazzonia come ai cercatori d’oro immersi nel fango delle più assurde miniere del mondo, mi ero preparato su guide, numeri di Meridiani, del National Geographic, perché un viaggio del genere ha una tremenda difficoltà iniziale che consiste in quel momento di vero parto che è la scelta: delle località, degli alloggi, dei trasferimenti. Con un occhio al mese, uno al budget, uno alla voglia di equilibrare l’avventura tra natura, mare, musica, cultura. Mica è tanto facile… qualcosa lo perdi, lo sacrifichi e ti sembrerà per sempre di aver perso la cosa migliore perché difficilmente ritornerai così lontano!

La nostra scelta fu la seguente: Rio de Janeiro, la Costa Verde di quel gioiellino coloniale che si chiama Paraty, un salto veloce nella megalopoli di San Paolo, un primo volo interno per ammirare le fantastiche Cascate di Iguassù, l’esplorazione in pochi giorni della zona di Ouro Preto e del Pantanal, la rotta poi verso il Nord Est con Bahia, Recife, Olinda e Natal e il gran finale nell’umida, verde, incredibile Amazzonia o meglio in un pezzetto di Amazzonia perché Manaus e le prime ore di navigazione sul Rio Negro non significano certo l’arrivo a Belèm. Purtroppo insieme a Belèm abbiamo mancato anche Brasilia, Fortaleza, Maceiò, i Lencoes, Porto Alegre, proverò dopo il racconto delle nostre tappe principali a creare una breve appendice di altri viaggi, di altri sogni brasiliani ancora da compiere.

Lo sguardo di questo diario di viaggio proverà sempre a privilegiare il viaggiatore rispetto al turista, perché sono convinto che i viaggiatori entrino dentro i paesi, siano capaci di vivere per quello che è possibile le culture straniere, mescolarsi ad altri popoli, ascoltare altre storie, assaggiare altre cucine, emozionarsi con certi paesaggi, musiche, incontri. I turisti invece in genere perlo più si fermano a guardare e a fotografare. A catalogare.

Cose che abbiamo fatto assolutamente anche noi, specie in alcuni giorni sul mare, ma un mese vissuto solo da turisti, con 6 voli interni, sarebbe stato un vortice senza emozioni.

Se vi piacerà seguirlo ecco il nostro racconto. A puntate ovviamente, con approfondimenti, ricordi di sapori, feste e colori, curiosità, digressioni artistiche, culturali o sociali dove il viaggio le ispirava.

Come già per gli altri Grandi Reportages scritti per “Il Grillo Viaggiante” ho cercato di rendere merito a tutte le più piccole emozioni vissute. “Com o sem Emocao?” ci avrebbero chiesto a fine viaggio planando sulle dune di Natal con le spericolate macchinette… Assolutamente con emozione!

Buon Brasile, merita tanto fidatevi, addirittura un viaggio di nozze!!

Buon Brasile, merita tanto fidatevi, addirittura un viaggio di nozze!!

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