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La voce dei viaggiatori

Cartoline siciliane

La Sicilia fa provare le sensazioni sempre diverse di una terra antica e modellata da mille mani.

Sicilia Guai a pensare sia solo sole e mare

Guai a pensare sia solo sole e mare; c’è un nucleo di terra bruciata di vento, ricca di storia, di culture che si accavallano e si fondono: dal couscous di pesce, alla palafitta su roccia vulcanica, dall’arancino o arancina, al ricamo barocco affrescato di gotico catalano.

Il programma del viaggio è stato come un giro d’orologio est sud ovest nord e ritorno. Vi racconto solo alcune cartoline come fossero piccoli quadri che riaffiorano nei ricordi.

Etna dall’eterno sbuffo di fumo sfumato

Trecastagni, mucchietto di case tutte lava e calce, arrampicato su quell’Etna dall’eterno sbuffo di fumo sfumato e dal perenne bagliore notturno. Il vulcano è affascinante ma non predispone esattamente ad sereno riposo almeno finché non ci si abitua.

Profondo sud: S. Lorenzo e Marzamemi. È il punto dove il mare comincia ad odorare d’Africa, dove Mediterraneo e Jonio incrociano correnti e tramonti con le casette dei pescatori di pietra e i negozi sul porticciolo pieni di pesce fresco.

Marzamemi

Agrigento e Valle dei Templi: una puntata nel cuore dell’isola. Agrigento mi ha fatto innamorare con il quartiere arabo coi suoi vicoli placidi e delle coste indaffarate di vento e mare vellutato. La Valle dei Templi poi è un’immersione nel mito. E’ come vagare in altre epoche gustando tutti i colori. Purtroppo però l’addensarsi di cemento ad un passo dal Tempio della Concordia stona terribilmente.

Agrigento e Valle dei Templi

Costa Ovest: Siculiana, acque basse, tiepide e limpide che degradano dolcemente davanti ad una spiaggia di sabbia fine che istiga all’abbronzatura.

L’insenatura immediatamente precedente è la spettacolare Scala dei Turchi, una falesia calcarea meravigliosa che secoli di mare e vento hanno ingentilito in sinuose curve. Un’altra ansa da cartolina è Eraclea Minoa, una spiaggia coronata da una pineta piena di cicale e sullo sfondo una parete di pomice rocciosa a precipizio.

la spettacolare Scala dei Turchi, una falesia calcarea meravigliosa

Dall’alto di questa parete di roccia si gode una vista mozzafiato e i resti dell’omonimo sito archeologico, al contrario della Valle dei Templi, apparentemente trascurati.

Lucrezia D. viaggiatrice da Bologna

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