Vibrante e artistica: Malaga
Malaga si presenta al viaggiatore e al turista come il polo commerciale e culturale della Costa del Sol, città di corride e di musei, città natale di Pablo Picasso che ti aspetta in Plaza de la Merced, con la matita in mano, sulla panchina di marmo più ambita della città. L’essenza di Malaga è anche nel suo lungomare assai animato di negozi, ristoranti, divertimenti. E nel suo delizioso vino passito.



Malaga è un misto di echi arabi e mediterranei, è omaggiata dal mare, dalla luce, dai tramonti e ti vizia con mesi ininterrotti di sole e con ottime grigliate di pesce. Avendo tempo e pazienza si scoprono volentieri anche i suoi percorsi più nascosti e minori, quelli delle zone industriali, dei luoghi marinai, dei quartieri degli artisti pieni di sculture moderne e graffiti colorati che ricoprono le facciate dei palazzi come gli argini del fiume Guadalmedina.
Non avendo le bellezze artistiche delle sorelle andaluse (anche se non mancano un teatro romano, una fortezza araba e varie chiese cattoliche a rappresentare il solito affascinante mix culturale) Malaga si è ritagliata un ruolo da hub culturale, ospita mostre contemporanee e festival cinematografici, start up innovative ed eventi dedicati alla moda, musei sull’automobile ed altri in stile pop up. Come dire, dove non arrivano i califfi e i patios arrivano il colore, la modernità e il genio. E anche i soldi di Antonio Banderas che ha dedicato alla sua città spazi per il cinema, il teatro, il balletto e l’arte.


La dolce vita di Marbella
Marbella è la capitale del turismo della Costa del Sol, il primo divertimentificio di Spagna, che ha in questa località e nella marina di Puerto Banus la sua protagonista mondana e nei grattacieli verticali e nelle discoteche di Torremolinos il volto più giovanile, scatenato e notturno.


Il destino di questo litorale dorato (per il colore della sabbia, per il costo della vita, per gli eccentrici miliardari che vi hanno ville, alberghi e auto di lusso) ricorda quello di altre località balneari spagnole della movida, come Lloret de Mar e Benidorm: l’ex villaggio di pescatori, tranquillo, raccolto, sceglie per sé uno sviluppo moderno, edonista, esagerato, dove la giornata dura 24 ore reali, dove non manca neppure una proposta ricreativa o gastronomica.
O magari un destino del genere lo hanno scelto altri perché circa 100.000 ricconi da tutto il mondo sono venuti a svernare a Marbella e nella Costa del Sol (320 giorni splendenti ogni anno!) in case da sogno e resort favolosi. Qui hanno villeggiato il Re Fahd dell’Arabia Saudita, sceicchi vari come Kashoggi e famiglie reali, i calciatori più famosi di tutte le epoche, Sean Connery e Carolina di Monaco, ma per noi abituati ad altri orizzonti e più attirati dal richiamo selvaggio della vicina Costa de la Luz Marbella ha troppe luci, troppi grattacieli, troppi ingorghi, troppo casino e troppi casinò, troppe feste e yacht e fuoriserie e campi da golf e fama da jet set e rappresenta quindi una tappa di semplice passaggio, tanto per mettere una bandierina sull’atlante stradale della Spagna.
Sinceramente Marbella sembra anche un controcanto inutile rispetto a tutta la magia lasciata nei nostri occhi da ogni altro paesaggio andaluso. E per dirla tutta nella città dei vizi e dei lussi non mancano neppure ombre, come i traffici di droga per la vicinanza del Marocco e le evasioni fiscali nel paradiso di Gibilterra. Via, verso est, vogliamo il surf di Tarifa, vogliamo l’aria dimessa e lucente di Cadice, vogliamo le dune e i giovani più alla mano che frequentano le spiagge intorno a Conil de la Frontera.
Una pausa a Mijas
Sulla collina panoramica che guarda quasi impaurita i lidi sabbiosi e chiassosi di Fuengirola e Torremolinos ecco Mijas, piccola, poetica e sorprendente. Un balcone sul Mediterraneo. Coi vicoli e le piazzette profumate di fiori. Coi taxi che sono carretti tirati dagli asinelli coi locali. Coi vecchi che giocano a carte nei bar, con accanto un buon bicchiere di vino tinto. Forse il primo dei pueblos blancos degni di visita se si parte in questo ideale itinerario tra le colline andaluse da est.

Forse l’unico posto della Costa del Sol dove si può firmare una tregua guardando incantati meravigliosi tramonti.

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