Dove si chiude l’arco del Dodecaneso e dove si scopre l’isola più grande e storica del Mar Egeo ecco alcune date e feste da vivere.

Karpathos
Ferragosto a Olympos
Grandi emozioni in una Grecia remota, quasi di montagna.
Si trova a tre ore di sterrato da Pigadia, il capoluogo dell’isola (oppure a 45 minuti di traghetto più 15 di corriera sgangherata), in mezzo ai monti per sfuggire una volta a quelle che erano le incursioni dei pirati, con viste mozzafiato sul mare, la sua schiera di mulini abbandonati, le casette colorate del villaggio, il vento e il silenzio, le vecchie con gli abiti tradizionali che parlano ancora un dialetto dorico e vendono i merletti nelle poche botteghe, i profumi e le musiche che escono dalle taverne…
Olympos aggrappato alle pendici del Monte Profitis Ilias è già una cartolina, un museo vivente, un santuario della tradizione, ma a Ferragosto ospita una festa bellissima che comincia con la messa la mattina, il cibo a mezzogiorno, le danze la sera. Dove si finisce mischiati alla gente del luogo.
Si può prevedere tranquillamente una notte sotto le stelle perché le musiche, la carne alla brace, le caraffe di vino e ouzo e i balli in costume saranno la compagnia migliore possibile. Stesso copione il 6 agosto nei paesini di Menetes, Aperi, Piles e Othos.

Il potere del numero 7
Gli abitanti di Karpathos riconoscono un grande potere simbolico al numero sette.
Sette giorni dopo la nascita di un bambino i parenti si riuniscono per donargli una culla costruita artigianalmente, dei canti e dei dolci.
Sette giorni passano tra fidanzamento e matrimonio e poi una festa infinita di 15 giorni con le danze del Fumistos e banchetti pieni di ogni golosità.
Creta

I Cretesi adorano festeggiare e infatti c’è quasi sempre una festa, da qualche parte.
Spesso ha a che fare con un santo, un matrimonio, un battesimo, ed è sempre l’occasione per mangiare, bere (famosa la Festa del vino in pieno luglio a Rethymno e a Iraklion) e divertirsi.
Poi non bisogna assolutamente lasciarsi scappare a fine maggio il festival di danza (Hania) in ricordo della battaglia di Creta e l’Assunzione di Maria Vergine – 15 agosto che è la festa più importante dell’anno, dopo la Pasqua, ed un’occasione per grandi celebrazioni.

Da maggio a settembre, tra mare e monti, spiagge da favola e vestigia storiche, villaggi isolati di montagna e località mondane si susseguono moltissimi festival di arte, cultura e spettacolo che ravvivano città, villaggi e spiagge con musiche tradizionali, danze, concerti, mercati, degustazioni enogastronomiche di ottimi prodotti locali e rappresentazioni teatrali all’aperto.
Importante aggiornarsi su siti e calendari ufficiali per l’estrema ampiezza del calendario folkloristico.


Le feste cretese in genere si basano sui tre balli storici dell’isola: il Sirtaki che è quello più legato alla tradizione greca, il Kastrinos coi suoi echi di guerra e il Sousta messo in scena negli eventi più mondani. Coreografie di gruppo, senso del ritmo e costumi variopinti completano questi momenti popolari e artistici.
Tra i canti cretesi celebri i Rizitika, molto nostalgici, molto malinconici, ricordano le sofferenze subite dagli isolani durante la dominazione ottomana.
A innaffiare ogni danza, canto e banchetto ecco il vino locale, il Raki, prodotto in mille varianti secondo le ricette segrete di ogni famiglia, di ogni contrada. Insieme al caffè greco e all’ouzo si assapora oltre che nelle feste nei tipici Kafenion sparsi per tutta l‘isola.

Non ci sono Commenti