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Fiesta!

Feste sudafricane

Sudafrica Arcobaleno

Sudafrica Arcobaleno

Il Sudafrica più di altri è davvero un paese che contiene un mondo intero, per la sua mescolanza (che nella sua storia ha vissuto periodi molto complessi) di etnie e culture locali nere come quelle degli zulu, la cosiddetta “gente del cielo” e degli xhosa, con quelle bianche dei boeri di origine olandese e inglese fino ai gruppi di indiani o malesi eredi degli schiavi.

Questo ha significato per la tormentata nazione ubicata all’estremità meridionale del continente africano lo sviluppo di un grandioso patrimonio folkloristico che in un certo senso è riuscito a comprendere tutto: dalle feste con birra e salsicce ereditate dal Nord Europa a quelle con balli tribali effettuati con pelli, scudi e lunghe lance, dai momenti di memoria pro Mandela e anti-apartheid ai giorni allegri del Natale che a Cape Town si festeggia in pratica in costume da bagno.

Le Feste invernali tra Carnevale e Diritti Umani

Le Feste invernali tra Carnevale e Diritti Umani

Il 2 gennaio le vie di Cape Town si animano col più famoso Street Carnival africano: sfilate di carri, balli, musica, allegria, colori dei costumi delle etnie presenti, ricordano quello che in passato era l’unico giorno di festa degli schiavi. La zona fulcro dei festeggiamenti è il Palazzo della Grand Parade, dove la gente comincia ad assembrarsi nelle notti precedenti l’evento.

Inizio febbraio a Stellenbosch significa una sola cosa: la Rag Week, coi gruppi di musica locali che si fanno apprezzare in occasione delle feste delle matricole universitarie.

Il 21 marzo arriva puntuale a toccare quello che in Sudafrica sarà sempre un tasto delicato il Giorno dei Diritti Umani che ricorda il massacro di Sharperville coi 69 morti caduti sul campo in una dimostrazione anti-apartheid.

a Stellenbosch significa una sola cosa: la Rag Week, coi gruppi di musica locali

Una primavera di musica, sapori e libertà

Cape Town a fine marzo è sede dell’International Jazz Festival un genere musicale molto amato in Sudafrica e mutato per certi movimenti e sonorità dallo stile Kwela, una danza ribelle nata nelle township ai tempi dell’apartheid.

L’Oppikoppi Easter Festival di Pretoria è la ricorrenza pasquale in cui si esibiscono al meglio i gruppi folkloristici di danze tribali

La Festa della Libertà cade invece ogni 27 aprile e omaggia quello stesso giorno del 1994 in cui tutte le etnie nere sudafricane ebbero per la prima volta diritto di voto, dopo l’infinita e coraggiosissima lotta di Nelson Mandela.

L’Oppikoppi Easter Festival di Pretoria è la ricorrenza pasquale in cui si esibiscono al meglio i gruppi folkloristici di danze tribali, con le loro coreografie a schiere contrapposte, a cerchio o a forma di ellisse. Le danze come la famosa Ngoma evocano pioggia e raccolti, mentre in un festival simile organizzato in una fattoria sperduta sui Monti Drakenberg, durante lo Splashy Fen Zulu, va in scena un tributo generale alla vita, alle risate, alla gioia.

Maggio è il mese in cui comincia il primo dei Gourmet Festival sudafricani: alla tappa di Città del Capo seguiranno quelle autunnali di ottobre di Johannesburgh e Pretoria. Grandi barbecue, ricette coi squisiti frutti di mare, pasticci di origine nord europea e degustazioni di vini per i quali il Sudafrica è il settimo produttore mondiale. Tra i piatti più tipici in questi festival si gustano i Bobotie (pasticcio di manzo macinato con spezie e riporte di crema di latte e uova), i Dombolo (grossi gnocchi di pane serviti con zuppe e stufati, pare che fossero il cibo preferito di Mandela), i Gatsby (panini ripieni davvero di..tutto!), le salsicce boere servite con porridge di mais, le zuppe di derivazione olandese con carne, verdure e legumi, i Bunny Chow specie nella città di Durban, molto influenzata dalla presenza di immigrati indiani (panini scavati con dentro brodosi curry di carne, legumi e verdure), oppire le frittele e la crostata di crema e cannella.

Maggio è il mese in cui comincia il primo dei Gourmet Festival

La bellissima e folkloristica stagione della primavera si chiude in Sudafrica con la Festa della Gioventù dove riecheggia il ricordo di un’altra carneficina, quella dei moti studenteschi di Soweto contro l’introduzione obbligatoria nelle scuole della lingua Afrikaaner di ceppo olandese (e quindi colonialista…). Furono in questo caso ben 700 i morti per una protesta che riguardava anche il miglioramento dell’edilizia scolastica e dell’istruzione Bantù.

Il 18 luglio in Sudafrica si celebra il Mandela Day

Per Mandela

Il 18 luglio in Sudafrica si celebra il Mandela Day: come lui si impegnò per 67 anni, spesso dal carcere, alla lotta politica, così si chiede a ogni cittadino di impegnarsi, per almeno 67 minuti in un lavoro utile alla sua comunità. Forse un po’ retorico ma un messaggio di sicuro molto bello.

Il 9 agosto è la volta della Giornata della Donna, in memoria di una marcia svolta a Pretoria da 20.000 donne nere che non volevano esibire il pass per entrare nelle “zone dei bianchi”. Era il 1956. L’eco e la forza della dimostrazione è rimasta nel tessuto sociale del Sudafrica.

E arriviamo all’Heritage Day, forse la Festa più bella di tutte, voluta in primis da Nelson Mandela, perché celebra, senza più odi né steccati, senza apartheid né persecuzioni, il Sudafrica tutto intero, inteso come Nazione Arcobaleno, capace di esprimere un immenso patrimonio culturale fatto di diverse lingue, culture, arti, cucine, paesaggi, musei. La data è quella del 24 settembre, sacra anche agli Zulu per gli omaggi allo storico Re Shaka.

Le feste a tema sociale-politico terminano col Giorno della Riconciliazione, il 16 dicembre, data importante sia per una vittoria boera contro gli Zulu nella battaglia neii pressi del Blood River, sia per i neri che videro armarsi i soldati dell’ANC proprio in quella data per rovesciare finalmente l’odioso regime dell’apartheid. Aldilà delle celebrazioni di parte si vuole oggi celebrare un giorno di pace.

Le feste a tema sociale-politico terminano col Giorno della Riconciliazione

Natale e dintorni

Fine novembre vede il calendario folkloristico sudafricano incentrarsi su due sentiti eventi, la corsa dei cavalli che prevede anche un elegante dress code, chiamata Gauteng Sansui Summer Cup (in Sudafrica entriamo infatti nei mesi più estivi per il clima, quelli del nostro inverno) e il Ficksburgh Cherry Festival, dedicato alla ciliegia, vera golosità nazionale, ai suoi frutti, dolci e liquori.

Da fine novembre a Cape Town cominciano ogni domenica (e durano fino a inizio aprile) i famosi Kirstenbosch Summer Sunset Concerts con le famiglie che vanno a gustarsi nel Giardino Botanico Nazionale, con meravigliosa vista sulla Table Mountain, le loro bande musicali preferite. L’occasione è anche quella per un bel pic nic all’aria aperta.

Il 7 dicembre a Johannesburgh si festeggia Carols in the Square, con tanti alberi di Natale e giocattoli in dono ai bimbi orfani. Poco più avanti Cape Town mette in scena il suo Festival della Birra, di risonanza ormai mondiale, e soprattutto prepara luci e addobbi a Adderley Street per celebrare il Natale con mercatini, cibo e feste di strada molto appassionate e seguite.

Il Capodanno a Cape Town si festeggia quindi in spiaggia, a Jo’burgh in uno dei suoi tantissimi locali alla moda.

I giorni di Natale sono pieni di turisti e di sportivi che sopra e sotto la Table Mountain praticano voli in mongolfiera, parapendio e sfidano le onde con le tavole da surf.

I giorni di Natale sono pieni di turisti e di sportivi che sopra e sotto la Table Mountain praticano voli in mongolfiera, parapendio e sfidano le onde con le tavole da surf.

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