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Cultura da Viaggio

I film girati a Washington e a Miami

Il teatro della politica

Se sugli schermi seguiamo i film sulla Casa Bianca, gli intrighi, gli spionaggi e gli attentati la protagonista è sempre Washington, dove la politica si fa thriller, azione, pericolo, trappola.

Se sugli schermi seguiamo i film sulla Casa Bianca, gli intrighi, gli spionaggi e gli attentati la protagonista è sempre Washington

Da “Tutti gli uomini del presidente” a “Nemico pubblico”, da “Il Presidente – Una storia d’amore” a “The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca” fino ad “Attacco al potere” e “L’infiltrato” la metropoli Usa coi suoi grandi simboli e i suoi grandi personaggi ospita un cinema che intreccia storie di agguati e di inseguimenti, di torbidi inganni, in genere molto ben confezionati, assai dinamici, tesi ed intriganti.

La città ha nel suo destino queste corde proprio perché personifica alla perfezione i luoghi del potere, dei complotti e della politica.

La città ha nel suo destino queste corde proprio perché personifica alla perfezione i luoghi del potere
Non mancano a Washington gli esempi di action movies del presente e del futuro

Non mancano a Washington gli esempi di action movies del presente e del futuro come “Die Harder” con Bruce Willis e “Minority Report” con Tom Cruise e tutto il ciclone fantasy con molti episodi dei Supereroi intenti a salvare il pianeta dai cattivi o a proteggerlo da invasioni aliene come in “Indipendence Day”.

E quale città poteva rappresentare l’ultimo baluardo del bene, dell’ordine, della democrazia, della civiltà occidentale se non la capitale americana col suo insieme di istituzioni governative, sedi di organizzazioni internazionali, memorial di guerre e di eroi, segreti dell’FBI, famosi musei e teatri?

Quale città se non la ricca, borghese, perbenista, potente Washington D.C va difesa per ultima?

Chiaramente sono stati ambientati qui anche film dedicati al mondo dei media, della comunicazione, delle news, come “Broadcast News – Dentro la notizia” con William Hurt.

“Minority Report” con Tom Cruise e tutto il ciclone fantasy con molti episodi dei Supereroi intenti a salvare il pianeta dai cattivi o a proteggerlo da invasioni aliene come in “Indipendence Day”

La rivolta del Laureato

L’ultimo titolo famoso girato in un college in una indistinta cittadina della East Coast è “Il laureato” con Dustin Hoffman.

La storia di un ragazzo un po’ goffo e incerto sul proprio futuro professionale è in realtà un manifesto di rivolta generazionale che si inserisce benissimo nella realtà dei moti studenteschi del 1968.

Figli contro genitori, libertà, improvvisazione e amore contro università, lavoro e regole, lo scandalo di una relazione proibita, in più la bellissima colonna sonora di Simon & Garfunkel…

Un film che ha segnato nel suo piccolo un’epoca e un clima sociale, che si è rivelato un vero e proprio graffio satirico alla perbenista società americana e che ha liberato come pochi altri i sogni, i dubbi e gli entusiasmi dei giovani verso il futuro.

Ecco il trailer:

“Il laureato” con Dustin Hoffman

Tropici americani

Un solo nome sale alla ribalta, quando si parla di film girati ai tropici americani, quello della solare e seducente Miami. La città delle bellezze in bikini di “Baywatch”, dove sembra essere sempre estate.

La Miami dell’oceano e delle spiagge dorate, delle palme e dei cocktails, dei locali da sogno e degli alberghi un po’ kitsch, in primis il mitico Fontainebleau, nella cui suite con idromassaggio gigante il sanguinario boss Scarface si pavoneggiava, nel cui giardino andava in scena il concerto di Whitney Houston in “The Bodyguard” con Kevin Costner.

La Miami delle balere dove risuona la musica cubana e di tutto l’ambiente, colorato e vibrante, di Little Habana, pieno di palazzi screpolati, graffiti e bar malfamati.

La Miami coi suoi palazzi in stile Art Decò sul lungomare più famoso degli States, la Miami dei vizi, degli eccessi, delle belle macchine e delle belle donne, la Miami ritratta in modo esemplare in “Scarface” con Al Pacino e Michelle Pfeiffer per esempio.

Quella vissuta da piccoli e grandi eroi afroamericani come possiamo vedere in “Alì” e in “Moonlight”, o quella percorsa dalle volanti di “Miami Vice”, di “Bad Boys” o dai bolidi di “2Fast 2Furious”.

La Miami dell’oceano e delle spiagge dorate, delle palme e dei cocktails

Quella dove sono state girati vari episodi di 007 (“Missione Goldfinger”, “Thunderball”, “Mai dire mai”) e divertenti commedie in tutti i tempi, da “A qualcuno piace caldo” con Marylin Monroe ai dissacranti (ci perdoni Marylin solo per aver proposto tale accostamento!) “Porky’s”, “Ace Ventura” e “Tutti pazzi per Mary” che ha consacrato Ben Stiller (protagonista sempre a Miami del divertente “Mi presenti i tuoi?”) e la bionda, sexy e svampita Cameron Diaz.

“Tutti pazzi per Mary” che ha consacrato Ben Stiller

Proprio la Diaz la rivediamo col mitico Al Pacino in “Any given Sunday Ogni maledetta domenica” a rappresentare l’America degli stadi e delle passioni, del football e dello sport, in un film che ogni allenatore dovrebbe imparare a memoria.

Chiudiamo il capitolo cinematografico della East Coast col discorso allo spogliatoio di Al Pacino in questo vibrante film:

E con la locandina e alcune scene di “Scarface” di Brian de Palma che raccontano gli abissi e la gloria della malavitosa Miami della mafia di importazione cubana.

E con la locandina e alcune scene di “Scarface” di Brian de Palma che raccontano gli abissi e la gloria della malavitosa Miami

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