Nelle Azzorre si produceva un vino, ma nulla di particolare.
Un vino che veniva caricato nelle navi e che affrontava le traversate oceaniche, passando attraverso escursioni termiche non indifferenti.
Ad un certo punto, i portoghesi si resero conto che l’invecchiamento in nave, grazie a queste escursioni termiche permetteva al vino di guadagnare in complessità, e quindi in qualità.
E’ così che viene raccontata la storia del Madeira. Un vino viaggiatore chiamato anche “vinho da roda” (vino di ritorno) destinato a fare avanti e indietro nelle stive delle navi fino al raggiungimento del giusto invecchiamento.
Un vino destinato a crescere, nel tempo, di prestigio, al punto tale da essere poi diventato il vino delle grandi celebrazioni anche oltre oceano.
Oggi il processo di invecchiamento si è evoluto. Prima facendo invecchiare il madeira in edifici fatti di due piani (scambiando tra piano superiore e inferiore) oggi invece utilizzando le “estufas” capaci di velocizzare il processo di caldo/freddo di cui questo vino a bisogno.
Se andate alle Azzorre, non dimenticatevi di questa storia 😊
Maurizio Gabriele
www.bordolese.it
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