Il primo articolo sulle Francia?
Si, voglio essere nobile nell’animo e nella penna.
Parlando di cibo e vino, siamo indubbiamente in perenne competizione, ed è proprio per questo che voglio spavaldamente iniziare con la Francia.
Di Francia ne ho vista molta, e a volte in modo molto distratto. Non posso non mangiarmi le dita quando ripenso al passaggio, da giovincello, nella regione della Borgogna. Fatta tappa a Beaune io e Riccardo, con le rispettive fidanzate ci dicemmo “oh, ma qui non c’è veramente nulla….”.
Immaginate lo stato d’animo quando in pieno corso da sommelier mi rendo conto che esattamente nel posto in cui eravamo venivano prodotti i vini più pregiati del mondo.
Lo sapete che mentre ovunque i vini si chiamano con il nome del produttore o del vitigno, in Borgogna i vini si chiamano “Borgogna” e basta? Un po’ come a dire “io sono io e non devo aggiungere altro”….
Ho quindi preso l’abitudine di studiarmi prima il territorio in questa sequenza:
- La logistica, vale a dire trasporti e facilities
- Città e paesi da visitare
- Escursioni e “fuori porta”
- Dove mangiare
- Cantine e produttori
Alla fine di questa analisi esce sempre fuori un programma esagerato che si traduce inevitabilmente in un tour de force, ma che ti lascia la sensazione di non aver tralasciato nulla.
Anche in Provenza abbiamo avuto questo approccio.
Marsiglia, bella, ma caotica e (quasi) saltata a piedi pari a vantaggio ti tutto ciò che c’era intorno, dai campi di lavanda, al Parco Nazionale delle Calanques (da non perdere) per poi puntare verso Arles (molto bella) e Avignone (bella, ma troppi turisti) e, manco a farlo apposta a Châteauneuf-du-Pape.
Châteauneuf-du-Pape è poco a nord di Avignone. Un posto nel quale il cartello stradale che annuncia l’ingresso nel paese è una sorta di Stargate che ti permette di entrare in un contesto fatto al 100% di vino (e che vino).
Vigneti a perdita d’occhio. Manieri tirati a lucido nei quali puoi dormire, mangiare e degustare…. Per me Disneyland. Per voi non so, ma sicuramente un posto da non perdere, ma soprattutto un posto nel quale fare un piccolo investimento per arricchire la vostra cantina con almeno una bottiglia.

Ma non finisce qui.
virando ad est, si va nella zona di Bandol, luogo eletto per i vini rosati.
Io però vi consiglio una visita a Château de Pibarnon. Anche per solo 5 minuti, quanto basta per vedere i loro vigneti a forma di teatro greco, adagiati tra colline e mare. Se poi avete voglia anche di sorseggiare un meraviglioso Mourvedre, suonate la campagna e troverete un accogliente padrone di casa che vi guiderà in una degustazione super.
Mare, arte, lavanda, cibi strepitoso e vino. Se poi viaggi anche con la persona che più ti sta a cuore, non manca proprio nulla.
Maurizio Gabriele
www.bordolese.it
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