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Fiesta!

Le Feste di Capo Verde

Festival Creolo

Le Feste di Capo Verde

L’evento principale di Isla de Sàl e di tutto l’arcipelago capoverdiano è sicuramente quello del Carnevale, il cosiddetto Festival Creolo che si tiene ogni anno tra febbraio e marzo tra gruppi che sfilano in costumi neri (i Mandinga) oppure coloratissimi, le varie scuole di ballo, con ballerini e ballerine sensuali e scatenati, carri variopinti, ritmi afro-caraibici e una atmosfera assolutamente allegra, emozionante e trascinante.
Il festival ha luogo soprattutto nel borgo di campagna Espargos e in quello balneare di Santa Maria.

Il Carnevale di Isla de Sal

Il Carnevale di Isla de Sal

Le vie delle due piccole città si animano come in una festa dal sapore brasiliano e anche la stessa pittoresca lingua brasiliana e il colore mulatto o nero della pelle aiutano a creare la stessa atmosfera.

Piume, pennacchi, giravolte, bambini vestiti da corsari, ragazze che ricordano dee del mare, uomini aitanti e acrobatici, una popolazione che tira fuori il suo carattere gioioso e solare.

Ogni gruppo, ogni scuola di ballo mette in mostra le sue coreografie e la sua regina.
Il clima tropicale secco e i 25 gradi perenni fanno il resto, liberando corpi, energie e vitalità.

Le altre Feste

Le altre Feste

Con date variabili si tiene a Sàl il Festival della Morna, la canzone locale malinconica e nostalgica, resa famosa da Cesaria Evora. I testi parlano di nostalgia, esilio, lontananza, riflessioni sulla vita e sul mare.
Intorno al 15 settembre ogni anno due giorni e due notti di Festival musicale sulla spiaggia di Santa Maria, anche con artisti stranieri.

In inverno a Ponta Preta

I Campionati di Windsurf

I Campionati di Windsurf

Il grande mare aperto e il vento teso e costante permettono di organizzare ogni anno nella Isla de Sal campionati di surf, windsurf e kitesurf che richiamano molti appassionati in cerca dell’onda perfetta.
In genere essa si manifesta a Ponta Preta, trenta minuti a piedi da Santa Maria, estrema punta sud dell’Isola. Qui l’onda si rompe sopra un fondale di roccia nera vulcanica.
E così dopo aver visitato le spettacolari saline di Pedra de Lume, le lunghe spiagge, le piscine naturali di Buracona o i villaggi dell’interno come Espargos, il rito finale, in voga dalla fine degli anni’80, a Capoverde è proprio il surf, la tavola, l’incontro con gli elementi.

Ogni 5 e 6 luglio si celebra nelle Isole di Capoverde

La Festa dell’Indipendenza

Dal 1975 l’arcipelago capoverdiano è una democrazia stabile

Dal 1975 l’arcipelago capoverdiano è una democrazia stabile cosicchè molti espatriati progressivamente ritornano, a viverci, a lavorarci, a credere di nuovo in un futuro per i propri figli.
Durante la Festa si celebrano incontri istituzionali e culturali, folkloristici e gastronomici. Un intero paese mette in scena se stesso e attira nuovi turisti e investitori grazie alla sua assenza di guerre civili o religiose, malattie e povertà purtroppo tipiche in molte altre regioni africane.
In queste isole viene incoraggiata la libertà d’impresa e gli indici di sviluppo economico e scolarizzazione sono molto alti.
Il resto della bellezza arriva dal paesaggio, dalla musica, dalla danza, dal folklore e dal mare.

Il resto della bellezza arriva dal paesaggio, dalla musica, dalla danza, dal folklore e dal mare.

Cucina in Festa

In tutte queste occasioni non mancherete di gustare la tipica cucina capoverdiana, esempio di perfetta unione della cultura africana con quella europea. Un menu ideale?

Come antipasto i pastel com diablo dentro, dei fagottini fritti di farina e patate che vengono riempiti di tonno, cipolle e pomodori. Oppure i pasteis de milho con farina di granturco e pezzetti di pesce.

Il pesce più diffuso è sicuramente il grande tonno fresco catturato nelle acque atlantiche.

Molto vari anche i crostacei, dalle aragoste ai rari percebes.

Il piatto nazionale è a base di carne e si chiama cachupa che vede la carne di maiale insaporita con manioca, banane, patate e zucca.

Come dolci tante marmellate basate sui frutti tropicali, la papaya, il cocco. E come digestivo il liquore grogue, distillato dalla canna da zucchero, puro o con frutta.

Molto vari anche i crostacei, dalle aragoste ai rari percebes

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