La Sardegna è famosa nel mondo per le sue splendide spiagge e per il mare cristallino.

E’ quasi impossibile decidere quale potrebbe essere la spiaggia più bella, eppure c’è molto di più in questa splendida regione. In questo viaggio ho deciso di provare a scoprire qualcosa in più di questa regione attraverso il suo cibo.
Mi sono fatto guidare da un esperto… un amico sardo: ottima forchetta e anche ottimo compagno di merende e diciamo di qualche assaggio di vino 😉
Mi porta in un agriturismo ad una trentina di chilometri dal mare, alle spalle (per così dire) di Alghero.

Si comincia con il pane carasau , la “carta musica” e una sinfonia di formaggi e salumi e secondo voi poteva mancare un bicchiere di vino cannonao?
Il Pane carasau, pane carasatu, pane carasadu, pane fine, pane ‘e fresa, pane fattu in fresa di nomi ne ha un’infinità e nasconde anche una storia abbastanza lunga.
“Carasau” deriva dal verbo sardo “carasare”, che significa “tostare”.
Questo pane è fatto in dischi sottilissimi ed è biscottato, ossia subisce una doppia cottura, ovviamente è croccantissimo ma soprattutto si conserva per tantissimo tempo e questo lo ha fatto diventare ottimo per i pastori sardi durante le lunghe transumanze.
Il mio amico si ricorda di come il padre lo usasse come fosse un vero e proprio piatto mangiandoci assieme il formaggio. La ricetta a quanto pare è molto più antica di così… mi racconta che addirittura risalga all’epoca del bronzo e ci sarebbero anche delle testimonianze di epoca nuragica… o forse è l’effetto del vino

Anche lui, il vino Cannonau, rappresenta a Sardegna in tutto il mondo; e lo fa in modo eccellente!
E ora ho anche chiara una cosa: capire la Sardegna davvero, nella sua reale essenza, al di là della prima immagine di bellezza non è affatto facile.
Il suo entroterra riserva sensazioni struggenti, regala grandi silenzi ed enormi spazi. Il suo cibo e la loro storia possono sicuramente diventare chiavi di lettura e ottimo spunto per ascoltare grandi storie riemergere da chissà quale passato.

In conclusione l’unica cosa chiara per ora è che vorrò tornare presto… intanto brindo con un altro bicchiere di vino cannonau!
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