18 novembre
National Day

19 novembre
Compleanno dell’ultimo carismatico sultano
La festa nazionale è celebrata dal popolo omanita il 18 novembre di ogni anno e ricorda l’indipendenza dal Portogallo. Precede il compleanno dello storico sultano «illuminista» appena scomparso, Qaboo bin Said, il 19 novembre.
Per questo motivo, novembre è uno dei periodi più importanti dell’anno in Oman, perché il popolo come i sultani festeggiano la loro libertà e le date più simboliche.
Per la maggior parte dei cittadini dell’Oman, la Giornata Nazionale è un periodo di patriottismo e riflessione storica. Gli uomini vestono le loro tuniche tradizionali ornate da splendidi pugnali, mentre le donne si dedicano alla cucina tipica.
Tala festa viene chiamata anche il giorno del “Rinascimento rinnovato” e ai giovani viene raccomandato di edificare con cura e passione il proprio futuro e quello del loro paese.
Il compito è di tutti, non solo del Sultano. E riguarda la vita sociale, la pace, l’istruzione, l’ambiente, lo sviluppo turistico sostenibile. Questo il principale insegnamento lasciato da Qaboo.

Festività religiose
Le festività islamiche dell’Eid Al-Fitr (che segna la fine del Ramadan), dell’Eid Al-Adha (il pellegrinaggio alla Mecca), il Capodanno islamico e l’Anniversario della nascita del Profeta Maometto vengono tutte celebrate in osservanza al calendario musulmano e seguono le fasi lunari, variando così ogni anno.
In queste occasioni il paese si raccoglie attorno a cerimonie solenni o si riversa con balli coinvolgenti nelle strade. Il Capodanno però passa quasi silenzioso, i veglioni esistono per gli occidentali nei Resort ma nel paese si preferisce passare la notte in un’antica città-fortezza, su una duna del deserto o semplicemente in riva al mare.

Festival di Muscat
Da segnalare nel calendario del più sentito folklore omanita anche il Festival di Muscat, la capitale, che solitamente si tiene tra gennaio e febbraio.
In questi mesi grande spazio alle tradizioni più autentiche dell’Oman, la pesca, da sempre principale sostentamento alimentare del sultanato, l’incenso che profuma gli ambienti, le moschee e perfino le strade e l’artigianato, con la produzione di bellissime collane, orecchini, bracciali, vasi di ceramica, pugnali, ceste, zaini e borse per la raccolta dei datteri.
Nei banchetti il piatto forte è il pesce, il riso basmati con carne o pesce, l’hummus di ceci, gli speziati falafel e dei buoni vini.




Le feste nel deserto sono infine l’occasione per riunire le comunità sulle magiche dune o nei canyon del sud del paese, attorno al fuoco vanno in scena esibizione canore a cappella e concertini accompagnati dai “def”, gli assordanti tamburelli e da altri strumenti locali come l’oud e il rebaba.
Uno o più animali o pesci sono messi lì ad arrostire, le stelle l’aria profumata di incenso completano la cornice.
Starete bene durante una festa nel paese dell’Islam gentile.
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