“Da Milano non è meglio fermarsi a Napoli e poi proseguire per la Costiera Amalfitana?”
Alla domanda della mia compagna (che è stata al Sud solo con me dopo i suoi 40 anni) la risposta mia e di mio figlio è stata “Fidati, no!”

Il primo consiglio è non andate in auto a Napoli, prendete il treno, la stazione si trova al centro di Napoli, in questo modo eviterete di perdervi nella periferia.
Arriviamo a Sorrento per la notte e il mattino dopo prendiamo la circumvesuviana per Napoli. Napoli è una città con un fascino tutto suo.
Un po’ si teme, un po’ si ama, un po’ si odia, un po’ si guarda con sospetto ma se ci passi accanto, ti devi fermare, come dico io “vieni attratto dal canto della sirena”.
E’ già, perché la leggenda narra che la Sirena Partenope, dopo che Ulisse non cadde preda del suo canto, cercò di uccidersi e fu portata dalla corrente dove oggi sorge il castello più antico della città: Castel dell’Ovo.

Sembra che il suo corpo una volta approdata si dissolse creando la morfologia del paesaggio partenopeo, la testa a Capodimonte e la coda a Posillipo. Credo che sia il suo canto che proviene da Piazza Sannazarro a chiamare.
A Napoli c’è un mondo da vedere tra i miei preferiti c’è il Museo Archeologico Nazionale, dove si trova la sezione Egizia; meravigliosa Spaccanapoli chiamata cosi perché spacca a metà la città dove si potrà assaggiare la vera vita dei napoletani, il Duomo e il Tesoro di San Gennaro, ma le viscere della città, la Napoli sotterranea è un’esperienza fuori dall’ordinario dove si può ammirare la galleria Borbonica costruita nel 1853.
Napoli sarebbe da vivere più giorni e a noi quelli mancano quindi si fa ritorno per la seconda notte a Sorrento. Il mattino dopo visita dei Bagni della Regina Giovanna una delle spiagge nascoste di questo territorio, percorrendo un sentiero e una scalinata si arriva all’arco naturale e alla piscina dove poter fare un bagno rinfrescante.

Se volete però godervi il panorama guardando il golfo di Napoli, Procida e Ischia dovete oltrepassare i resti di una villa romana e arrivare alla scogliera.
Secondo consiglio la strada non è adatta ai bambini piccoli o a chi fa fatica a camminare. Se si vuole vedere le vere origini di Sorrento allora bisogna andare a Borgo di Marina Grande dove sono state girate le scene del film “Pane, Amore e…” con Vittorio de Sica e Sofia Loren, ancora oggi si possono osservare alcuni cartelli che ricordano le scene del film.
Vi consiglio di visitarla la sera e fermarvi a mangiare in uno dei ristoranti tipici a picco sul mare.

Il mattino dopo si parte per una nuova tappa, so già che le luci che illuminano Sorrento di notte mi mancheranno. Ma sono curioso di vedere il gioiello della Costiera Amalfitana Positano…e non resto deluso! Positano è un intreccio di vicoli, sulle scalinate si affacciano i piccoli negozi di artigianato, take way e caffè. Se la guardi dal basso verso l’alto hai la sensazione che sia finta, case e locali incastonate nella montagna sembrano disegnate.
La sera questo piccolo paesino ti lascia senza fiato, mentre il sole cala, le luci delle strade si accendono e non solo i locali si riempiono di musica, ma anche la spiaggia si trasforma in una grande sagra del paese, dove poter assaggiare zeppole e pesce!
Di nuovo in viaggio per Amalfi il centro storico è un labirinto da esplorare a piedi, il Duomo è da vedere solo per l’immensa scalinata, poi c’è il Rione Vagliendola dove si passeggia tra botteghe artigianali, antiche case aristocratiche e ottime pasticcerie.

La grotta dello Smeraldo non è nulla di eccezionale, ma visto che ci siamo, può essere visitata sia da terra l’accesso avviene attraverso le scale o l’ascensore oppure via mare. La luce del sole che passa attraverso le fenditure assume sfumature di un azzurro intenso e azzurro chiaro e verde smeraldo e tanti altri fantastici colori, ma la vera curiosità era capire che se riuscivo a intravedere il presepe sottomarino con vere statue di ceramica che si trova sul fondale, in epoca antica la grotta era al di sopra del livello del mare, purtroppo non si vede nulla, ma dicono che ogni anno a Natale alcuni subacquei portano delle statue.
Ultima tappa è Vietri Sul Mare o Prima Perla della Costiera Amalfitana, dove ci sono le spiagge più grandi, come quella della Crestarella che si affaccia direttamente sul mare con fondo sabbioso misto a piccoli ciottoli, immerso nella macchia mediterranea.

La migliore, secondo me è la spiaggia di Marina di Albori che si trova a pochi chilometri da Vietri perché si ci si può godere il sole fino al tardo pomeriggio, ma prima di raggiungere questo angolo di paradiso bisogna fare circa 200 scalini sia in discesa che il salita…

Alberto A. viaggiatore da Milano
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