Le Terme
Le Terme Euganee sono la più grande stazione termale d’Europa, riconosciuta internazionalmente per i trattamenti curativi e di prevenzione effettuati con le acque ipertermali e i fanghi di qualità certificata e brevettata.
L’efficacia delle cure, testimoniata oggi dalle ricerche scientifiche del Centro Studi Termali Pietro d’Abano, e la straordinaria natura dei luoghi, si manifestavano agli occhi dei Veneti antichi come un’evidenza dell’intercessione divina.
In epoca pre-romana le numerose polle d’acqua calda e fredda, coperte da fumi dall’odore acre, affioravano naturalmente dal terreno, impressionando e affascinando le popolazioni locali. Dedicando l’intera zona al culto di Aponus, saranno tuttavia i Romani a farne uno dei più importanti luoghi di cura e soggiorno dell’impero: le “acquae patavinae”.
Resti di questo passato, tuttavia così moderno, sono emersi con gli scavi dell’Università di Padova, e si inseriscono oggi in un grande progetto di Parco Archeologico delle Terme Euganee. Come allora, questi luoghi di benessere si trovano ancora immersi nel verde rigenerante dei Colli Euganei, e sono la meta ideale per ritrovare salute e rilassarsi.

Acqua
Una ricchezza unica.
Le acque termali del bacino Euganeo, di origine meteorica, si raccolgono nei bacini incontaminati dei Monti Lessini sulle Prealpi Venete ad una quota di circa 1500 metri. Defluiscono nel sottosuolo fino ad una profondità di 2000-3000 metri dove si arricchiscono di sali minerali, e dopo aver percorso i circa 80 chilometri necessari a raggiungere gli stabilimenti delle Terme Euganee, sgorgano nuovamente in superficie a temperature elevatissime, anche superiori agli 85 °C. Si ipotizza che i tempi di permanenza nel sottosuolo siano dell’ordine di decine di migliaia di anni. Queste acque, grazie alle loro qualità chimico-fisiche e terapeutiche, vengono definite secondo una consolidata classificazione medica degli anni ’30 tuttora in uso: acque ipertermali salsobromoiodiche.

Gli elettroliti disciolti, come il sodio e il cloro, oltre all’alto contenuto in azoto che può raggiungere il 90% dei gas totali, sono necessari alla cosiddetta fase di maturazione dei fanghi termali. Nell’arco di circa 2 mesi infatti, grazie al flusso costante dell’acqua ipertermale, la matrice argillosa diventa un fango dalle superiori qualità anti-infiammatorie.
Balneoterapia

Esperienza di salute
La balneoterapia consiste nell’immersione del corpo in una vasca contenente pura acqua termale naturalmente calda e arricchita di ozono.
L’acqua termale ha un valore aggiunto molto importante nel facilitare le attività che coinvolgono il sistema muscoloscheletrico del nostro corpo: i movimenti sono più sciolti, i muscoli si rilassano, il dolore diminuisce, mentre le bollicine sviluppate dal flusso di ozono assicurano un’intensa azione vasodilatatrice.
La balneoterapia viene praticata in vasche individuali, con o senza idromassaggio, utilizzando l’acqua termale alla temperatura di 36-38°C. Le sedute, che durano circa 15 minuti, vengono ripetute per cicli di 12 trattamenti (1 al giorno), e solitamente completano la terapia con i fanghi.
La composizione chimica dell’acqua favorisce in maniera efficace e naturale, la risoluzione dei processi infiammatori cronici.
Il bagno termale è particolarmente indicato per combattere le atrofie muscolari, o le sindromi dolorose che colpiscono le articolazioni.
Idrokinesiterapia

Riabilitazione naturale.
L’idrokinesiterapia sfrutta le proprietà fisiche e chimiche dell’acqua a fini terapeutici. Grazie all’immersione in piscina, il peso del corpo, alleggerito quasi del 90%, è in grado di affrontare gli esercizi di riabilitazione con minor sforzo, favorendo una ripresa dolce e graduale dell’esercizio muscolare.
L’idrokinesiterapia è un trattamento ideale per migliorare o recuperare deficit muscolari prima e dopo un intervento, riducendo i tempi di recupero della normale mobilità di articolazioni traumatizzate o sovraffaticate. E’ una terapia che favorisce in maniera naturale il ripristino dell’efficienza del nostro apparato locomotore, e si adatta anche ad affrontare le patologie articolari legate all’invecchiamento.
Terra
Argilla – Acqua Termale – Microrganismi.
Il fango terapeutico delle Terme Euganee è costituito da 2 componenti principali: l’argilla, prelevata dal piccolo lago Costa nel Comune di Arquà Petrarca, e l’acqua termale.
Comunemente si ritiene che la sua efficacia sia legata alla temperatura, quindi al calore rilasciato dalla massa argillosa durante il trattamento fangoterapico.
Il Centro Studi, grazie alle attività di ricerca, ha dimostrato tuttavia l’esistenza di una fondamentale componente di origine organica.

Se si lascia il fango immerso in acqua termale ad una temperatura ottimale di 35-38°C nelle apposite vasche o nei silos, dopo circa 60 giorni, il cosiddetto “periodo di maturazione”, sulla superficie a contatto con la fase liquida si forma un aggregato complesso di microrganismi. Si tratta di un biofilm superficiale di colore verde-azzurro, costituito principalmente dalla proliferazione di cianobatteri e diatomee, un tempo ritenute “semplici” alghe.
Grazie alla sua naturale ricchezza in sali minerali e gas disciolti, l’acqua termale risulta essere una componente fondamentale di questo processo, ma lo sono altrettanto le condizioni ambientali alle quali sono esposte le vasche di maturazione.

Il Centro Studi ha messo a punto un protocollo che suggerisce alle strutture termali come intervenire su tutta una serie di parametri fisici, per ottenere un fango di qualità ed efficacia superiori. I cianobatteri endemici che colonizzano la superficie del fango producono delle sostanze note come principi attivi, che il Centro Studi in collaborazione con altri istituti di ricerca, ha dimostrato avere un’efficacia antinfiammatoria pari a quella dei farmaci di riferimento, ma senza effetti collaterali.
La proprietà intellettuale di queste scoperte è garantita al Centro Studi Termali Pietro d’Abano da due brevetti, uno Italiano del 2009 (brevetto n° 0001355006) ed uno esteso a livello Europeo del 2013 (patent n° 1571203), a testimonianza dell’efficacia non più solo empirica dei fanghi Euganei.
Negli ultimi 100 anni il processo di maturazione del fango non è cambiato. La ricerca sui principi attivi antinfiammatori e antiossidanti dei feltri cianobatterici ci insegna tuttavia che questo processo si può migliorare. Nei prossimi anni il Centro Studi Termali Pietro d’Abano si pone come obiettivo la diversificazione della gamma dei prodotti termali, cercando di incrementare se possibile la qualità terapeutica, e senza intervenire artificiosamente sui componenti naturali.

Fangobalneoterapia.
La fangobalneoterapia si compone di tre passaggi fondamentali :
- l’applic azione del fango
- il bagno in acqua termale
- la reazione sudorale
Il fango viene applicato direttamente sulla pelle ad una temperatura fra i 38°C e i 42°C per un periodo che varia dai 15 ai 20 minuti. Al termine dell’applicazione, e dopo la doccia di annettamento, ci si immerge nel bagno termale alla temperatura di 36°-38°C per circa 8/15 minuti. Asciugati con panni caldi, ci si rilassa per la reazione sudorale che completa gli effetti biologici della fangobalneoterapia. Il trattamento si può concludere con un massaggio che riattiva la circolazione cutanea.
Ogni hotel ha il proprio stabilimento termale interno.

Fangoterapia e osteoartrosi.
L’applicazione del fango termale è particolarmente efficace nel contenere l’infiammazione e nell’alleviare il dolore che coinvolge l’articolazione.
La ricerca ha messo in evidenza che un ciclo di fangobalneoterapia abbassa sensibilmente i livelli circolanti delle sostanze che accelerano ed aggravano localmente i danni cartilaginei di tipo infiammatorio e degradativo. Si è osservato che i principi attivi prodotti dai microrganismi che colonizzano il fango “maturo” agiscono in maniera positiva e diretta sul metabolismo del condrocita, la cellula costitutiva della cartilagine. Gli effetti della fangoterapia esercitano quindi un ruolo protettivo nelle artropatie di tipo degenerativo.
È scientificamente provato che la fangoterapia favorisce il riequilibrio del metabolismo del tessuto osseo, e la sua rimineralizzazione, intervenendo sia su meccanismi locali che
sistemici. La fangobalneoterapia se associata all’esercizio fisico consente la conservazione della corretta densità minerale, inducendo un effetto anabolico. Gli esiti della ricerca hanno mostrato che questo tipo di trattamento produce un incremento della massa ossea paragonabile a quello ottenuto con la farmacoterapia, ma che l’azione combinata massimizza i risultati. Una moderata attività fisica viene praticata quotidianamente nelle piscine termali durante il soggiorno, e affiancata ai trattamenti termali aiuta a riconquistare il benessere psicofisico e a migliorare la qualità della propria vita.

Fangoterapia e reumatismi extra-articolari.
In alcune patologie di origine reumatica, la componente dolorosa risulta particolarmente rilevante. Associandosi talvolta ad altri sintomi come ad esempio la fatica, i disturbi del sonno, o le problematiche del sistema gastrointestinale, incide in modo negativo sulla qualità della vita, inducendo stati depressivi e disabilità transitorie. Come risulta da una ricerca del Centro Studi Termali “Pietro d’Abano” sulla fibromialgia, allo scopo di ridurre la sensibilità al dolore è possibile associare la fangoterapia, che non ha effetti gastrolesivi, con la terapia farmacologica. Si possono così ridurre i dosaggi del farmaco ottenendo comunque i medesimi risultati. La fangoterapia è in grado di condizionare il sistema fisiologico di controllo della risposta allo stress, contribuendo in maniera sinergica al suo riequilibrio.
Aria

I benefici della terapia inalatoria
Le terapie termali inalatorie sono utilizzate e riconosciute dal sistema sanitario per la loro efficacia nella cura delle patologie delle vie respiratorie e nella prevenzione delle riacutizzazioni. Speciali strumenti nebulizzano le particelle d’acqua termale e le trasformano in un’efficace trattamento delle patologie acute o croniche che coinvolgono le alte e basse vie respiratorie. L’attività terapeutica è legata non solo alla fluidificazione indotta del muco, ma anche all’azione anti-infiammatoria diretta sull’epitelio delle vie aeree. A seguito del trattamento inalatorio è stata inoltre osservata una riduzione delle specie microbiche patogene presenti nel tratto respiratorio, a tutto favore di un incremento di quelle fisiologicamente residenti.
In sintesi, i molteplici obiettivi terapeutici perseguibili attraverso le terapie inalatorie sono:
- Azione antisettica
- Azione di stimolazione dell’apparato ciliare
- Fluidificazione del secreto
- Normalizzazione delle caratteristiche del muco respiratorio
- attività anti-infiammatoria
- Riduzione della componente microbica patogena
Tutte le strutture termali del territorio Euganeo sono dotate di un apposito reparto per la terapia inalatoria.

Terapie termali e sport
Il soggiorno alle Terme Euganee può costituire una valida opportunità per la preparazione psico-fisica dell’atleta professionista, come dell’amatore, in vista dei propri impegni agonistici. L’acqua termale del Bacino Euganeo e l’attività sportiva immersa nel verde, sono un’ottima combinazione per sostenere l’atleta nella ricerca della forma perfetta, anche all’interno del suo piano di allenamenti. Ma è sicuramente utile anche nella fase di scarico al termine di una stagione impegnativa, per recuperare la condizione atletica, mentale, ritrovare le giuste motivazioni, e permettere al fisico di rigenerarsi.

Alcuni stabilimenti si sono specializzati nei trattamenti terapeutici degli stati di affaticamento muscolare e nel mantenimento dei risultati ottenuti in fase di attività sportiva intensa. Fangoterapia, massaggio subacqueo, balneoterapia, massoterapia, sedute di sauna e attività fisica indoor e outdoor, alternate a pause di recupero, sono solo alcuni dei mezzi per stimolare positivamente l’organismo.

Le strutture alberghiere sono supportate da team di medici termalisti ed esperti di settore, come il fisioterapista, il personal trainer, il dietologo, che sanno consigliare l’ospite in un’ottica integrata, consentendo di massimizzare il risultato in funzione della durata del soggiorno.
A cura del Centro Studi Pietro D’Abano
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