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Cultura da Viaggio

Aforismi per viaggi nel mondo

“Sempre devi avere in mente Itaca, raggiungerla sia il pensiero costante” (Costantino Kavafis, Itaca)

“Qualche anno fa avendo poco o nulla in tasca e niente in particolare che riuscisse a interessarmi a terra, pensai di andarmene un po’ per mare e vedere la parte acquea del mondo. E’ un modo che ho io di cacciare la tristezza e regolare la circolazione” (Hermann Melville, Moby Dick)

Qualche anno fa avendo poco o nulla in tasca e niente in particolare che riuscisse a interessarmi a terra ...Melville, Moby Dick

“Gli parve opportuno e necessario, sia per accrescere il proprio onore, sia per servire il proprio paese, di farsi cavaliere errante…” (Miguel De Cervantes, Don Chisciotte della Mancia)

“Il ritmo della vita rallenta, il silenzio scende, il Sahara comincia” (Vanni Beltrami, Breviario per nomadi)

“Credo che in futuro, ovunque mi trovi al mondo, mi chiederò se a Ngong piove” (Karen Blixen)

“Grande Spirito, dammi la forza e la saggezza di non giudicare mai nessuno se prima non ho percorso almeno un miglio nei suoi mocassini” (Preghiera Sioux)

“Come sempre suole accadere in un lungo viaggio, alle prime due o tre stazioni l’immaginazione resta ferma nel luogo di dove sei partito, e poi d’un tratto, col primo mattino incontrato per via, si volge verso la meta del viaggio e ormai costruisce là i castelli dell’avvenire” (Lev Tolstoj)

verso la meta del viaggio ... costruisce là i castelli dell’avvenire  (Lev Tolstoj)

“Ora trovandomi in Africa, ne volevo sempre di più, avido dei cambiamenti di stagione, delle piogge quando non hai necessità di viaggiare, dei piccoli disagi per i quali hai pagato per cui tutto sembri più vero, dei nomi d’alberi, di piccoli animali e di tutti gli uccelli, e di sapere la lingua, e della possibilità di restarci e di percorrerla senza fretta. Ho sempre amato i paesi, i paesi son molto migliori della gente che li abita” (Ernest Hemingway, Verdi colline d’Africa)

“Accedendo al Mediterraneo, scegliamo innanzitutto un punto di partenza: riva o scena, porto o evento, navigazione o racconto” (Predrag Matvejevic, Mediterraneo)

Accedendo al Mediterraneo, scegliamo innanzitutto un punto di partenza...(Predrag Matvejevic, Mediterraneo)

“Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione… La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre” (Josè Saramago, Viaggio in Portogallo)

“Viaggiare mi esaltava, mi ricaricava, mi dava da pensare, mi faceva vivere. L’arrivo in un paese nuovo, in un posto lontano era ogni volta una fiammata, un innamoramento; mi riempiva di emozioni” (Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra)

“Allah è da qualche parte nel cielo, basta spostare una stella” (Ettore Mo, Teheran)
“Un inglese non viaggia per incontrare altri inglesi” e mi ritirai nella mia camera (Lawrence Sterne, Viaggio sentimentale)

“Il Signore fa un viaggio?” – domandò Passepartout. “Sì” – rispose Phileas Fogg. “Faremo il giro del mondo” (Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni)

“Un’altra importante differenza tra turista e viaggiatore è che il primo accetta la propria forma di civiltà senza discutere; non così il viaggiatore, che la paragona con le altre, e respinge quegli elementi che non trova di suo gusto” (Paul Bowles, Il tè nel deserto)

non così il viaggiatore, che la paragona con le altre, e respinge quegli elementi che non trova di suo gusto” (Paul Bowles, Il tè nel deserto)

“Partire verso Ovest è come respirare, mangiare, far l’amore, in una nazione in perenne transumanza. E viaggiare vuol dire ruote. La strada penetra per sempre, trasforma, radica, e stabilisce una circolazione sanguigna capillare di persone e affari. L’America è le sue strade” (Vittorio Zucconi, Si fa presto a dire America)

“C’è pericolo ai limiti della città, Prendi l’autostrada del Re, Scene assurde nelle miniere d’oro, Prendi l’autostrada verso ovest baby” (Jim Morrison, The End)

“Ero un giovane scrittore e volevo andare lontano. Sapevo che a un certo punto di quel viaggio ci sarebbero state ragazze, visioni, tutto; sapevo che a un certo punto di quel viaggio avrei ricevuto la perla” (Jack Kerouac, On the Road)

Sapevo che a un certo punto di quel viaggio ci sarebbero state ragazze, visioni, tutto ... (Jack Kerouac, On the Road)

“I programmi sono volutamente vaghi, abbiamo più voglia di viaggiare che non di arrivare in un posto prestabilito… Diamo la preferenza alle strade secondarie…” (Robert M. Pirsig, Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta)

“Dobbiamo andare e non fermarci finchè non siamo arrivati” – “Dove andiamo?” – “Non lo so, ma dobbiamo andare” (Jack Kerouac, On the road)

“Su un’oscura autostrada nel deserto, vento gelido nei capelli, caldo profumo di colitas si alzava attraverso l’aria, in lontananza davanti a me vidi una luce intermittente…” (Eagles, Hotel California)

“Un giorno ragazza, non so quando, andremo nel posto dove vogliamo veramente andare e cammineremo nel sole, ma fino ad allora vagabondi come noi ragazza, siamo nati per correre” (Bruce Springsteen, Born to run)

“New York era un luogo inesauribile, un labirinto di passi senza fine… Ogni volta che camminava sentiva di lasciarsi alle spalle sè stesso, e nel consegnarsi al movimento delle strade, riducendosi a un occhio che vede, eludeva l’obbligo di pensare; e questo, più di ogni altra cosa, gli donava una scheggia di pace, un salutare vuoto interiore” (Paul Auster, Trilogia di New York)

“Hey babe, fai una passeggiata dal lato selvaggio” (Lou Reed, Walk on the wild side)

New York era un luogo inesauribile, un labirinto di passi senza fine ...(Paul Auster, Trilogia di New York)

“Non dovremmo negare che l’essere nomadi ci ha sempre riempiti di gioia. Nella nostra mente viene associato alla fuga da storia, oppressione, legge e noiose coercizioni, alla liberà assoluta, e la strada porta sempre a Ovest” (Dal film Into The wild)

Nella nostra mente viene associato alla fuga ... alla liberà assoluta, e la strada porta sempre a Ovest” (Dal film Into The wild)

“Quel vagare senza meta per la nostra Maiuscola America mi ha cambiato più di quanto credessi” (Ernesto Guevara, Latinoamericana)

Quel vagare senza meta per la nostra Maiuscola America mi ha cambiato più di quanto credessi (Ernesto Guevara)

“Mia madre mi dice a volte che mai, in tutta la vita, vedrò fiumi belli come questi, grandi, selvaggi come il Mekong e i suoi bracci che scendono verso gli Oceani…” (Marguerite Duras, L’amante)

“La guglia della pagoda emergeva dagli alberi, come una spada sottile dalla punta dorata” (George Orwell, Giorni birmani)

La guglia della pagoda emergeva dagli alberi, come una spada sottile dalla punta dorata (George Orwell, Giorni birmani)

“Ogni viaggio è un’iniziazione: figuriamoci un viaggio in Cina” (Giorgio Manganelli, Cina e altri Orienti)

“E dove sarebbe di preciso questo Giappone? – Sempre dritto di là, fino alla fine del mondo” (Alessandro Baricco, Seta)

“E dove sarebbe di preciso questo Giappone? – Sempre dritto di là, fino alla fine del mondo” (Alessandro Baricco, Seta)

“Attorno al monaco sovrano trovai una strana corte di ecclesiastici vestiti di sargia granata scuro, satin giallo e broccato d’oro, che raccontavano storie fantastiche e parlavano di un paese di favole. Nonostante che ascoltandoli calcolassi prudentemente la parte di esagerazione orientale, sentivo istintivamente che dietro le montagne coperte di foreste che mi si innalzavano davanti e le lontane cime nevose che si ergevano al di sopra delle stesse, esisteva un paese differente da qualsiasi altro. E’ necessario dire che il desiderio di penetrarvi si impossessò di me immediatamente?” (Alexandra David-Neel, Viaggio di una parigina a Llhasa)

“Il nostro sogno viaggia per migliaia di chilometri in questo paese. Viene dal mare, a nord, e arriva a Uluru, nel centro… Noi stabiliamo i rapporti con le altre persone attraverso le vie del sogno che formano dei sentieri tra i luoghi sacri” (Pat Dodson)

“E’ inutile chiedere agli aborigeni la strada: dove voi vedete una collina, loro ascoltano la voce di un antenato” (Alberto Salza, Atlante delle popolazioni)

E’ inutile chiedere agli aborigeni la strada: dove voi vedete una collina, loro ascoltano la voce di un antenato (Alberto Salza, Atlante delle popolazioni)

“Assorto nella contemplazione della bellezza sublime, la vedevo da vicino, per così dire la toccavo. Ero arrivato a quel punto d’emozione dove si incontrano le sensazioni celestiali date dalle belle arti e i sentimenti appassionati” (Stendhal, Viaggio in Italia)

“La brama di vedere questo paese era diventata troppo ardente; quando essa sarà pienamente soddisfatta, mi torneranno nuovamente cari gli amici e la patria e desidererò il ritorno” (Wolfgang Johann Goethe, Viaggio in Italia)

“La brama di vedere questo paese era diventata troppo ardente; quando essa sarà pienamente soddisfatta, mi torneranno nuovamente cari gli amici e la patria e desidererò il ritorno” (Wolfgang Johann Goethe, Viaggio in Italia)

“Mi piaceva camminare, solo, muto, imparando a conoscere passo per passo quel nuovo mondo” (Pier Paolo Pasolini, L’odore dell’India)

“Mi piaceva camminare, solo, muto, imparando a conoscere passo per passo quel nuovo mondo” (Pier Paolo Pasolini, L’odore dell’India)

“In verità io sento di più come casa mia le lande antartiche che Milano, per cui il vero trauma non è la partenza ma il ritorno. Dopo essere vissuto in un mondo dove tutto è autentico, importante, dove ogni giorno ha l’intensità di un anno, trovarmi di botto fra gente che rincorre cose senza valore, succube del consumismo, eccetera, beh… mi sembra di capitare tra matti! Dopo un po’ rientro anch’io nei binari, altrimenti mi sentirei un disadattato, ma lo faccio con il naso tappato, come in apnea, perché non accetto quello che la società mi propone. Lo sopporto perché so che è il prezzo che devo pagare per avere in cambio il resto” (Walter Bonatti)

“Eccoci arrivati sani e salvi a Marrakech la rossa. Guardate laggiù, ammirate il fondo dell’aria, osservate i colori cangianti e sottili del cielo: il rosso, l’arancio, l’azzurro, il giallo e un’immensa ventata di aria pura. E’ questa, Marrakech, subito prima del calar del sole. Da questo cielo cade serenità e rende gli abitanti disponibili, fraterni, umani” (Tahar Ben Jelloun, La preghiera dell’assente)

“La scommessa di ogni viaggio è sempre quella: avere fiducia in un occhio che guarda” (Franco Marcoaldi, Un mese col Buddha)

“Per me viaggiare significa soprattutto fare esperienza di luoghi naturali e selvaggi… andare a vedere altri animali nel loro ambiente, entrare in contatto visivo e olfattivo con una specie…” (Fulco Pratesi)

Per me viaggiare significa soprattutto fare esperienza di luoghi naturali e selvaggi… (Fulco Pratesi)

“Non è dimostrabile, eppure io ci credo: nel mondo ci sono luoghi in cui un arrivo o una partenza vengono misteriosamente moltiplicati dai sentimenti di quanti nello stesso luogo sono arrivati o da li’ ripartiti” (Cees Nooteboom, Verso Santiago)

... nel mondo ci sono luoghi in cui un arrivo o una partenza vengono misteriosamente moltiplicati dai sentimenti di quanti nello stesso luogo sono arrivati o da li’ ripartiti (Cees Nooteboom, Verso Santiago)

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