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La voce dei viaggiatori

Estate in barca

Ah che nostalgia quei tramonti infuocati sul mar mediterraneo alla fine di una ricca giornata di mare e sole, quando sei con i capelli ancora bagnati dalla doccia che ti ha appena tolto il sale dalla pelle e ti concedi un brindisi al sole che si tuffa all’orizzonte.

Estate in barca che nostalgia quei tramonti infuocati sul mar mediterraneo

Siamo rinchiusi nelle nostre case un po’ per il covid e un po’ per il freddo di questo inverno e non avendo modo di staccare per una vacanza invernale non ci resta che il dolce ricordo della vacanza estiva.

La scorsa estate, costretti a rimanere in prossimità, abbiamo optato per una vacanza in barca, ci è sembrata la scelta migliore per poter godere del mare e del sole senza rischiare assembramenti su qualche spiaggia. Siamo così partiti con una coppia di amici in direzione Sud, con l’intento di raggiungere le Eolie, ma con la consapevolezza di volerci godere il viaggio ovunque il tempo a disposizione ci avesse permesso di arrivare.

Di buon mattino siamo salpati da Ostia con un mare leggermente increspato che ci dondolava appena e per l’ora di pranzo eravamo a Nettuno. Poco a sud del Porto si trova la spiaggia di Torre Astura una torre costiera sorta su antichi resti romani trasformata poi in castello che si erge in mezzo al mare, collegata alla terra ferma da un ponte.

Poco a sud del Porto si trova la spiaggia di Torre Astura

La spiaggia è bordata da una fitta vegetazione mediterranea e ombreggiata da una folta pineta. Il tempo di un tuffo e eravamo già pronti per ripartire alla volta del Circeo.

Ancora un tuffo sotto Punta Rossa

Ancora un tuffo sotto Punta Rossa e girato il promontorio ci accoglieva il delizioso porticciolo. La vita di bordo ha le sue regole, quando attracchiamo in porto di solito ci dedichiamo alla manutenzione e pulizia della barca: una sciacquata con acqua dolce per togliere la salsedine e una riordinata alla cucina che è un’operazione non facile da fare mente si è in movimento in mezzo al mare.
Ma il piacere di una bella cenetta a base di pesce in uno dei ristoranti affacciati sul porto è ancora vivo nei miei ricordi!
La tappa successiva fu Gaeta dove imbarcammo delle amiche e trascorremmo la giornata ormeggiando in vari punti della costa a Nord della città.

Gaeta è una cittadina deliziosa

Gaeta è una cittadina deliziosa, arrivando da nord si avvista prima il Castello Aragonese che domina tutta la città e subito dopo lo sguardo viene catturato dalla Chiesa di S. Francesco d’Assisi, maestosa e in stile gotico. Non potevamo farci mancare una passeggiata per via dell’Indipendenza, un vicolo pedonale che corre parallelo al Lungomare di Gaeta dove si susseguono negozietti di artigianato, boutique e botteghe di alimentari e dove abbiamo fatto scorte di pomodorini, basilico e mozzarella di bufala per i pranzi veloci tra un tuffo e l’altro. Un giro lungo la passeggiata che costeggia il porto per ammirare la “Signora del Vento” un veliero d’epoca a tre alberi di grande fascino che la sera si illumina pronta per essere fotografata da tutti i passanti e una pizza che già ha un sapore diverso rispetto a quelle a cui siamo abituati a Roma.

per ammirare la “Signora del Vento” un veliero d’epoca a tre alberi di grande fascino

Lasciammo alle nostre spalle Gaeta e navigammo lentamente verso Ischia, la giornata era meravigliosa, con un mare calmissimo e un sole caldo tanto da invogliarci a goderci il tragitto sdraiati in prua. Ogni tanto qualche delfino spuntava in lontananza, ma ci sorprese l’avvistamento di una bellissima tartaruga marina che nuotava lenta affiorando di tanto in tanto per prendere aria.
Qualche bagno a largo e in serata arrivammo al delizioso porto di Sant’Angelo giusto in tempo per goderci il tramonto.
Sant’Angelo è un paesino piccolissimo a Sud dell’isola di Ischia, arroccato difronte al porticciolo con edifici bianchi a formare una ragnatela di vicoletti con boutique e negozi, locali e ristoranti. Scegliemmo per la cena un caratteristico ristorante a picco sulla scogliera con un buon menù a base di pesce. Ci piacque così tanto che decidemmo di rimanere ancora una notte e goderci così questa favolosa isola.

Lasciammo alle nostre spalle Gaeta e navigammo lentamente verso Ischia

La mattina dopo salpammo alla volta del Castello Aragonese, il simbolo di Ischia, sulla costa ovest dell’isola. Il Castello costruito su un isolotto protegge l’isola da 25 secoli, ha visto le dominazioni dei greci, romani fino alle dinastie degli Aragona prima e dei Colonna poi. Facemmo rada nell’acqua cristallina sotto le mura e la sera trovammo riparo nel porto di Casamicciola. Il giorno dopo il mare era mosso e non potendo uscire in barca ci prenotammo quattro lettini al Negombo, un parco immerso in un giardino con piante tropicali in cui si adagiano varie piscine con acqua termale a differenti temperature il tutto affacciato sulla bella spiaggia nella baia di San Montano.

Negombo, un parco immerso in un giardino con piante tropicali

Decidemmo di tornare a piedi al porto e ci godemmo la passeggiata tra vedute panoramiche, vicoli e il lungomare.
La mattina successiva navigammo alla volta di Capri dove accogliemmo a bordo una amica che era sull’isola in vacanza e che ci fece scoprire la delizia dei ravioli capresi fantastici! Con lei facemmo il periplo ormeggiando sotto la via Krupp una delle vie più famose e romantiche di Capri da cui si possono ammirare i Faraglioni in tutto il loro splendore.

alla volta di Capri dove si possono ammirare i Faraglioni in tutto il loro splendore

Al momento la strada è chiusa per pericolo di crolli. Un giro per la famosa Piazzetta e lungo le stradine con le boutique più lussuose dell’isola. Dormimmo in rada nella baia difronte a Marina Piccola in una notte stellata appena cullati dal mare. Bellissimo!

La mattina successiva eravamo pronti per salpare alla volta della costiera Amalfitana, salutammo i Faraglioni e ci dirigemmo verso Punta Campanella a sud di Sorrento e superammo il promontorio con i resti della sua antica torre.

ci dirigemmo verso Punta Campanella a sud di Sorrento

Ancora qualche miglio e ci fermammo sotto gli scogli dell’isola del Gallo Lungo nell’arcipelago Li Galli, un posto favoloso, un’isoletta con vista di Capri in lontananza e della Costiera con Positano difronte, circondata da un mare incontaminato. Poi una rada nella baia di Positano per un pranzo leggero e un bagno di sole davanti a questo spettacolo di casette dai colori pastello arrampicate sulle pendici della costa.

Positano difronte, circondata da un mare incontaminato

Proseguimmo verso Amalfi, ma non avendo trovato posto in nessun porto della costiera e non avendo un mare favorevole per fare una notte in rada ci dirigemmo verso Salerno dove trovammo riparo.
Facendo i conti del tempo che avevamo ancora a disposizione e di quello che ci sarebbe servito per tornare indietro capimmo che non saremmo riusciti ad arrivare alle Eolie e che era ormai tempo di cominciare il viaggio di rientro soprattutto se volevamo che questo fosse un rientro rilassante e non una corsa. Ci dirigemmo ancora a Sud per esplorare la costa del Cilento.

E fummo accolti dal porticciolo di Agropoli delizioso borgo che si dipana sotto la protezione del maestoso Castello Angioino Aragonese

E fummo accolti dal porticciolo di Agropoli delizioso borgo che si dipana sotto la protezione del maestoso Castello Angioino Aragonese. Una caratteristica pizza nel cesto per cena in uno dei tanti locali nel borgo antico e un a bella passeggiata tra i vicoli.

in uno dei tanti locali nel borgo antico e un a bella passeggiata tra i vicoli

Il giorno successivo cominciammo il nostro viaggio di ritorno ritoccando località appena viste e aggiungendo nuove tappe, come ad esempio Ponza che raggiungemmo partendo da Ischia con una sosta a Ventotene, un’isola da una bellezza selvaggia ricca di vita marina, un paradiso soprattutto per chi ama immergersi e scoprire la varietà di specie che popolano i fondali.

Ponza è un’isola che vista dal mare ti lascia a bocca aperta per la bellezza della sua costa

Ponza è un’isola che vista dal mare ti lascia a bocca aperta per la bellezza della sua costa, con queste scogliere bianche a picco su un mare che copre tutte le sfumature dal blu all’azzurro, dal turchese al celeste.

a picco su un mare che copre tutte le sfumature dal blu all’azzurro, dal turchese al celeste

Archi naturali, scogliere che sembrano cattedrali gotiche, caverne a forma di cuore e poi un paesino che raggiunto dal lato sud si presenta con il caratteristico cimitero con le cappelle color pastello che guardano il mare e poi si apre in un delizioso porticciolo con le abitazioni una sull’altra dipinte di giallo, rosa, celeste, ocra a controllare l’orizzonte.

si apre in un delizioso porticciolo con le abitazioni una sull’altra dipinte di giallo, rosa, celeste, ocra a controllare l’orizzonte

Ci fermammo oltre il previsto in questo angolo del Mediterraneo che è una vera perla di rara bellezza e rientrammo a Ostia con gli occhi ancora pieni delle tante bellezze che la nostra Italia ci ha messo a disposizione, ma accolti da un tramonto romano di quelli che scaldano il cuore e anche il freddo inverno!

accolti da un tramonto romano di quelli che scaldano il cuore

Cristina G. viaggiatrice da Roma

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