Menu
Isole

Nell’isola di Marco Polo

La scelta nel mare croato

Idea Croazia, una vacanza nel versante più bello dell’Adriatico.

Cominci a sfogliare le riviste di viaggi, a guardare le foto più belle sui vari siti, a scrutare le mappe geografiche per renderti conto di posizioni e distanze e al momento di prenotare ti fai guidare da qualche logica tutta tua, abbinata a un’emozione ancora solo virtuale, a un istinto, a un blu, un verde o una pietra o una storia che ti colpiscono più di altre e alla fine dal mazzo delle tantissime e bellissime isole della Dalmazia esce fuori Korcula, un po’ perché è facile da raggiungere (basta un volo low cost su Dubrovnik e un auto a noleggio), un po’ perché da queste parti è vissuto Marco Polo e se sei un viaggiatore quel tipo di febbre ce l’hai iniettata dentro.

da queste parti è vissuto Marco Polo e se sei un viaggiatore quel tipo di febbre ce l’hai iniettata dentro.

Non ti pentirai mai perché Korcula ha tutto per piacere, è un’isola perfetta, con panorami tra i più poetici del Mediterraneo, il mare limpido, le coste piene di verde, dove si trovano tanti villaggi, porticcioli, monasteri, taverne. Si può girare in barca, in bicicletta, a piedi, in auto e una settimana passa che ne vorresti ancora, di natura, di tranquillità e di bellezza.

è un’isola perfetta, con panorami tra i più poetici del Mediterraneo, il mare limpido, le coste piene di verde

Le tappe a Sabbioncello

Lasciata l’incantevole città murata di Dubrovnik con le sue storie di mare, di arte e di guerra si percorre la strada costiera croata verso nord, fino ad imboccare la Penisola di Sabbioncello, un lungo promontorio famoso per la dolcezza del paesaggio, i vigneti e i vini e due paesi meravigliosi che ti obbligano a delle soste, magari da distribuire tra il viaggio di andata e quello di ritorno, se il tuo volo ti aspetterà a Dubrovnik: Ston e Orebic.

Ston è un villaggio storico, diviso in due nuclei urbani. Sopra i tetti, le chiese, le case ecco svilupparsi la lunga muraglia, che dopo quella cinese è il sistema difensivo più esteso rimasto sulla terra (!!).

In pianura ecco invece le due grandi ricchezze di Ston, le saline e le ostriche. Il commercio del sale fece prospera questa città, ancora oggi le grandi distese, le grandi vasche, i canali, i mucchi di sale si possono ammirare sia dalle mura che con una lenta visita a piedi, ora ideale il tramonto, per vedere tutti i colori, tutti i riflessi. Le ostriche invece sono allevate nei golfi e nei fiordi intorno a Ston e ti aspettano a tavola, crude col limone, scottate alla brace e nella meravigliosa versione panata. Basterebbe un piattone di ostriche miste accompagnata da un buon vino bianco secco e freddo di Sabbioncello per giustificare il viaggio a Ston. E i suoi due panorami di mura e di sale fanno il resto.

Ston è un villaggio storico, diviso in due nuclei urbani
In pianura ecco invece le due grandi ricchezze di Ston, le saline e le ostriche

Orebic è un’oretta di auto più a nord, si presenta come una gradevole cittadina turistica, schierata sul lungomare con le sue vecchie residenze di stile veneziano, abitate una volta da marinai, naviganti e mercanti. Alcuni giardini hanno palme curate, altri ruderi decadenti, ma l’insieme è di grande effetto.

Orebic è anche il porto di imbarco per Korcula, distante solo quindici minuti di traghetto ma anche a volersi fermare qui il mare è bello e pulito, già difronte la città.

In alto un monastero con un panorama grandioso sulla baia, fino all’isola di Korcula, con icone religiose, modellini di navi, foto di capitani, di marinai, di semplici pescatori, gente vissuta per il mare e morta spesso in mare dopo scoperte, commerci, tempeste, battaglie.

Nel museo ti avvicini ai quadri e ti sembra di sentire lo stesso sospiro che ti ha colpito nella scena iniziale del film “L’attimo fuggente”, quando gli studenti di altre epoche dalle foto in bianco e nero sembrano sussurrare qualcosa ai nuovi arrivati nel college.

Insomma tra le visite di Ston e Orebic la penisola di Sabbioncello (Peljesac in croato) è qualcosa di più di un semplice itinerario di passaggio, di una tappa di trasferimento: questa la sensazione vissuta nella vacanza che abbiamo vissuto e diviso tra Dubrovnik, Mljet e Korcula.

Orebic è un’oretta di auto più a nord, si presenta come una gradevole cittadina turistica, schierata sul lungomare con le sue vecchie residenze di stile veneziano, abitate una volta da marinai, naviganti e mercanti

Soggiorno a Lumbarda

A Korcula si possono scegliere tanti piccoli villaggi sul mare per fare di essi la propria base.

Con la mia famiglia abbiamo pensato a Lumbarda, per vari motivi: si trova a 5 km soltanto dal capoluogo, la meravigliosa città vecchia di Korcula, da vedere quando si vuole, di giorno, al tramonto, di notte, ma senza i problemi derivanti dal parcheggio, dalla folla spesso numerosa, dai prezzi abbastanza proibitivi dei ristoranti (40 Euro il piatto base di pesce o carne con contorno, 8 Euro un cono gelato con due palline: effetti della recente entrata nell’Euro?). Qui ci sono studios panoramici con angolo cottura, giardino e piscina a buon prezzo. C’è silenzio e tranquillità.

Inoltre Lumbarda è il punto dell’isola con più spiagge sabbiose vicino, quelle piccole come Bilin Zal e Tatinija, panoramiche sulla costa di Orebic, che sembrano una estensione gentile della città, una specie di cortile azzurro e aperto, e quella grande di Vela Prizna, una mezzaluna veramente bella, che si raggiunge col suo mare trasparente dopo l’attraversamento di campi e vigneti.

Ma poi Lumbarda oltre al lungomare, ai ristorantini sul molo, alla chiesetta col tetto rosso, alle scene da cartolina del nucleo del villaggio, ha un altro pregio: le sue tre baie si possono percorrere comodamente a piedi o in bicicletta, sfruttando la lunga banchina costruita tra il mare e il bosco. Ti fermi quando vuoi, leggi, riposi, peschi, osservi i colori che cambiano, affitti una canoa, fai i tuffetti da i moli. Un piccolo incanto.

Qui ci sono studios panoramici con angolo cottura, giardino e piscina a buon prezzo. C’è silenzio e tranquillità

Marco Polo e Korcula

Ai veneziani non piace sentirlo né saperlo, ma è molto, molto probabile che il grande navigatore nacque proprio qui. Korcula era una cittadella fortificata sull’Adriatico già ai tempi delle Repubbliche Marinare, di Venezia aveva preso molto, lo stile architettonico delle isole della laguna, le stesse calli, i mestieri, le tradizioni, l’atmosfera, i sapori della gastronomia, l’abilità nell’andar per mare, i tesori artistici e religiosi. Un alto grado di affinità, di influenza culturale.

Tante famiglie di mercanti e navigatori si chiamavano Polo nell’epoca del dominiodella Serenissima e nel 1254 sembra che il futuro esploratore dell’Oriente venne alla luce proprio in una via della città vecchia, in una casa che stanno restaurando per farne un grande museo dedicato alla scoperta e alla navigazione. Altro elemento che fa propendere per questa tesi: Marco Polo fu fatto prigioniero nella famosa battaglia navale di Korcula quando Genova sconfisse Venezia e fu proprio dal carcere di Palazzo San Giorgio a Genova che dettò a Rustichello da Pisa i favolosi racconti del suo “Il Milione”.

Korcula era una cittadella fortificata sull’Adriatico già ai tempi delle Repubbliche Marinare di Venezia

Passeggiare lentamente tra le vie di Korcula, che ha una particolarissima pianta urbana a lisca di pesce per sfruttare al meglio i venti (tra i vicoli entrano quelli freschi d’estate e quelli caldi d’inverno), ti regala davvero la sensazione di rivivere i tempi di Marco Polo: le barche tutte intorno, le isolette minori, il panorama dal campanile della Cattedrale sui tetti rossi, sulla Porta di entrata alla città, con la sua scalinata elegantissima dove immagino venissero celebrati i navigatori, i mercanti, le principesse. I resti di bastioni, torri, musei con tesori, acquerelli di mare, botteghe artigiane, lampioncini, piazzette nascoste. Ci abbiamo passato almeno tre o quattro sere, Korcula vecchia è uno di quei posti che ti restano dentro. Anche perché la vita moderna l’ha dotata di ristoranti ottimi (Venezia la ritrovi nei sapori, nel risotto al nero di seppia, nelle sarde grigliate…), di club musicali, di posticini adatti all’aperitivo al tramonto, di mostre e di eventi all’aperto, in primis le prove per la famosa danza locale delle spade, la Moreska, che racconta la perenne sfida fra i cavalieri neri (i Mori) e bianchi (gli isolani).

I resti di bastioni, torri, musei con tesori, acquerelli di mare, botteghe artigiane, lampioncini, piazzette nascoste

Il Monastero sul mare e le altre baie da sogno

Nel braccio di mare tra Korcula e Lumbarda c’è un traffico di barche, barchette, taxi boat, barche a vela, motoscafi e panfili che ricorda quello della laguna di Venezia e del golfo di Trieste. Il paesaggio ha tratti somiglianti con alcuni isolotti di queste nostre regioni, specie se l’escursione riguarda Badjia, l’isola col monastero. Quando sbarchi ci sono dei cerbiatti abituati alla presenza umana a darti il benvenuto, poi prendi il sentiero circolare che tra pinete e rive azzurre ti porta a guardare il panorama della costa opposta, versante Orebic.

Il Monastero sul mare e le altre baie da sogno
Tra sassi grandi e levigati, il bosco che entra nel mare e le sfumature splendide dell’acqua

Tra sassi grandi e levigati, il bosco che entra nel mare e le sfumature splendide dell’acqua si fa qui uno dei bagni più belli della vacanza. Tornati sull’isola grande ci godiamo un bellissimo tramonto dalla baia di Zrnovo, in uno di quei lidi moderni con musica new age e aperitivi.

I due giorni dopo vagabondiamo lungo la costa meridionale di Korcula: la spiaggia più bella probabilmente è quella di Pupnatska Luka, dove il mare mette in mostra dei riflessi turchini e verde smeraldo. Anche qui la possibilità di pagaiare in canoa, immersi in un piccolo paradiso terrestre. Il paesino più in alto ci vedrà tornare una sera a cena, in una di quelle taverne di campagna croate che ti regalano l’esperienza di sapori autentici (antipasti di terra, carni alla brace, polenta locale con tonno al sugo, gli eccellenti vini bianchi dell’isola come il Posip e il Grk) e le scene di vita del borgo. Nella piazzetta sotto il campanile, tra gli orti e in compagnia delle lucciole, vanno in scena le prove della Moreska, partecipa ovviamente tutto il villaggio.

 la spiaggia più bella probabilmente è quella di Pupnatska Luka, dove il mare mette in mostra dei riflessi turchini e verde smeraldo

Un’altra insenatura da ricordare è quella di Zitna dove fanno il bagno solo gli abitanti locali, proprio sotto un centro sportivo che con un bel murales inneggia alla polisportiva dell’Hajduk Split, punto di riferimento per il calcio e il basket di tutta la popolazione che vive sulla costa della Dalmazia.

un bel murales inneggia alla polisportiva dell’Hajduk Split, punto di riferimento per il calcio e il basket di tutta la popolazione

Molto vicina la spiaggia di Istruga con dei fanghi che si dice abbiano un valore terapeutico: in effetti il giorno dopo essermi ricoperto il corpo della melma marrone presa sul fondale un torcicollo miracolosamente mi dà tregua!

Tra una sosta e l’altra altri paesini, un buon pranzo a base di risotto al nero di seppia e di calamari fritti e alla piastra in quel di Zalatavica, altri tuffi in acque trasparenti dalle banchine del fiordo di Brna, altri campi e vigneti in quelle valli orientali di Korcula dove si produce la maggior parte di verdure e di vino. Ultima sosta nel paesotto di Blatto, centro agricolo e folkloristico dell’isola con un bel viale di tigli da percorrere a piedi e qualche bottega artigiana da visitare per un souvenir.

altri tuffi in acque trasparenti dalle banchine del fiordo di Brna

Vela Luka e Proizd

La scoperta finale dell’isola riguarda il versante opposto al capoluogo di Korcula: con 45 km si arriva a Vela Luka, grande marina turistica, tanti bar, ristoranti, una gradevole passeggiata sul golfo ma soprattutto il pretesto per visitare l’ultima meraviglia della vacanza, l’isolotto di Proizd, distante soltanto quaranta minuti di navigazione.

l’ultima meraviglia della vacanza, l’isolotto di Proizd, distante soltanto quaranta minuti di navigazione

La sorpresa è dietro l’angolo o meglio dietro l’isola, perché il porticciolo di arrivo è piuttosto anonimo, ospita solo la banchina di attracco del battello locale, un ristorante e nient’altro. Ma da qui parte un breve sentiero che porta a un punto mare meraviglioso dove la prima spiaggia si apre tra una pineta, ma soprattutto la seconda e la terza vedono una grande scogliera piatta scendere in modo pittoresco verso l’acqua che regala riflessi incredibili.

Ecco… stare qui, come sogliole spalmate non sul fondale ma sulla scogliera, scegliere tuffi e bagni quando fa più caldo, giocare a lungo col tuo corpo che scivola in mare, che si rilassa, che indugia volentieri nella trasparenza assoluta, è qualcosa di indimenticabile. Non a caso tutte le barche a vela e i catamarani di Korcula arrivano prima o poi quaggiù dove quello del mare che ti aspetta in fondo ala scogliera è un invito gentile e definitivo e da solo dà il senso a tutto il tuo favoloso viaggio nella costa croata.

una grande scogliera piatta scendere in modo pittoresco verso l’acqua che regala riflessi incredibili
scegliere tuffi e bagni quando fa più caldo, giocare a lungo col tuo corpo che scivola in mare, che si rilassa

P.S

A un mese di distanza dal viaggio tutto il fresco e la trasparenza delle acque croate, tutta la luce verde dei boschi che arrivano fino a dentro il mare, tutta la poesia dei villaggi coi tetti rossi sopravvivono netti dentro di noi. Raramente ci siamo riposati, divertiti e riempiti gli occhi come a Korcula.

Offerte e prezzi

Non ci sono Commenti

    Lascia un commento

    Iscriviti al Grillo Viaggiante e Caesar Tour Clicca qui

    Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi