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Cultura da Viaggio

Viaggio nei libri di Natale

“Il Canto di Natale” di Charles Dickens

Da sempre questo libro classico è legato al Natale, fa immaginare il Natale e in un certo senso evoca lo spirito buono del Natale, contrario a ogni avarizia, a ogni prepotenza, a ogni arroganza. Il narratore inglese usa la storia ai suoi amati fini sociali, ovvero la lotta alla povertà e all’analfabetismo e denuncia con essa lo sfruttamento del lavoro e l’indigenza della classe operaia inglese durante l’età del maggiore sviluppo industriale. Il vecchio e tirchio finanziere Scrooge (il personaggio che sarà usato da modello per Walt Disney di Paperon de’ Paperoni) nella magica notte di Natale è visitato dai tre spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro che ispirano la sua conversione e trasformazione. Il resto lo fa l’atmosfera delle vie londinesi nel buio e nella neve: la magia di una canzone, il crepitio del fuoco del camino, i fiocchi che cadono fuori le finestre, la notte scura e benevola di Natale che alla fine scalda il cuore di tutti.

Viaggio nei libri di Natale
“Il Canto di Natale” di Charles Dickens

“Vita e avventura di Babbo Natale” di L. Frank Baum

Il suo autore è lo stesso de “Il Meraviglioso Mago di Oz” che qui tra episodi e avventure stravaganti ci racconta la leggenda di Babbo Natale, un bambino abbandonato nella foresta e cresciuto protetto dall’amore delle ninfe e dei folletti. In una magica cornice invernale si viaggia volentieri con la fantasia e si scopre come mai Santa Klaus scivoli giù dal camino o perché si sia inventato l’Albero di Natale o che significato abbiano i regali, le calze o come l’uomo di rosso e bianco vestito abbia scelto le sue renne favorite. La dimensione è sognante, il messaggio di pace e serenità.

“Ricordo di Natale” di Truman Capote

“Ricordo di Natale” di Truman Capote

Una storia nostalgica e dolente ma dove vibrano anche sensazioni forte e positive, la storia di due amici e del loro ultimo Natale passato insieme. L’autore di “A sangue freddo” e “Colazione da Tiffany” si dedica qui a pagine elegiache sul bosco e sugli abeti, sui dolci e sui regali, sulle candele e sulle emozioni e consegna memoria di momenti indimenticabili alla vita adulta di uno dei due.
Sempre Capote in “Un Natale” ricorda le sue feste da bambino nel profondo sud americano, in Alabama. Dalle pagine si sente l’odore delle focacce cucinate per la festa e il profumo dell’abete più bello del bosco.

“La leggenda della rosa di Natale” di Selma Lagerlof

Una serie di racconti ispirati dal grande e bianco nord svedese. Una lettura di grande sensibilità e atmosfera anche se sprovvista spesso del classico lieto fine. Dentro ci si sono mescolati elementi di magia e misticismo, di leggende scandinave e di una natura meravigliosa, quella dei boschi incantati, degli orizzonti bianchi, del gelo perenne. Storie da leggere o da ascoltare in una notte attorno al focolare, in una baita, quando fuori nevica in silenzio. Ecco quindi l’amore di un abate che coltiva una rosa nel freddo impossibile e nel buio del Nord, ecco il violinista virtuoso ma presuntuoso che impara a vivere e a comporre l’arte ascoltando la semplice musica di un ruscello, ecco la ragazza che ha perso l’amore tra i flutti ma che sogna sempre di amare e riavere il suo marinaio. Lo sfondo fantastico e natalizio del libro serve in realtà a far emergere desideri e passioni mai sopite. Molto sincero, molto poetico.

“La leggenda della rosa di Natale” di Selma Lagerlof

“Let it snow” e altre opere di autori vari

Tre piccole storie per il pubblico degli young adult, una miscela azzeccata di atmosfere e sentimenti, legami e perdite, tutti ambientati nella cittadina immaginaria di Gracetown che nella Notte di Natale è investita da una bufera di neve. Tra le luci e i regali del Natale il fascino del destino sconosciuto e la vittoria della speranza e della gioia. In “Solstizio d’inverno” della Pilcher la cornice riconciliante di due vite segnate dal dolore vede protagonisti i paesaggi scozzesi nei giorni di Natale.
In “Il regalo più bello, storie di Natale” a cura di Alessandra Repossi e Francesca Cosi si apprezza lo sforzo antologico di riunire le pagine più belle sulla magia del Natale scritte da Mario Rigoni Stern, Dino Buzzati, Elsa Morante, Mark Twain e Francis Scott Fitzgerald. Mentre in “Storie di Natale” Camilleri e altri giallisti tingono appunto il Natale di… giallo.

“La cena di Natale di Io che Amo solo Te” di Luca Bianchini

Il primo libro, diventato anche un riuscitissimo film con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido e Maria Pia Calzone, è un piccolo capolavoro. Il suo sequel celebra tutto l’amore del Natale, del sud, della famiglia più o meno allargata, colorata, sbrindellata, dei banchetti e dei sapori pugliesi, dei detti popolari, dei pettegolezzi dei vicoli, dei caratteri più romantici, latini e fumantini che ci siano. Meravigliosa come sempre la descrizione nel bianco e nell’azzurro di Polignano a Mare. Una cena di Natale molto divertente, tradizionale ed esagerata.

“La cena di Natale di Io che Amo solo Te” di Luca Bianchini

“Il sarto di Gloucester” di Beatrix Potter

Storia simpatica di alcuni topolini che cuciono i tessuti di un sarto malato, per creare una bella giacca color ciliegio da donare al sindaco della città. Sono i giorni di Natale e siamo di nuovo in Inghilterra. Le descrizioni della neve e del ghiaccio sono molto vive, il tono è tipico del realismo magico.

“Il sarto di Gloucester” di Beatrix Potter

Natale, un viaggio nel sogno e nella fantasia

“Un sogno di Natale e come si avverrò” raccoglie tre racconti sul Natale della autrice di “Piccole Donne”, Louisa May Alcott. Buoni propositi, temi toccanti, lieto fine tipico natalizio.
“La Notte di Natale” di Nikolaj Gogol è ambientato in Ucraina e descrive in un modo visionario che fa proporre ad alcuni critici un accostamento col realismo magico sudamericano, la lotta di un giovane fabbro contro le gli spiriti del male per permettere alla sua innamorata di indossare i calzari della zarina.
La dimensione finale e sognante di questo piccolo viaggio nella letteratura natalizia la affidiamo alle “Lettere da Babbo Natale” del re della fantasia Tolkien che oltre a inventare tutta la saga de “Il signore degli Anelli” ci ha lasciato questo piccolo opuscolo coi disegni e le lettere “spedite” da Santa Klaus a sua figlia. Coi racconti degli animali del freddo, le renne o l’orso bianco, coi dispetti dei goblin e con la voce narrante del bonario vecchio barbuto.
Il regalo che vorrebbe davvero ogni bambino.

Natale, un viaggio nel sogno e nella fantasia

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