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Cultura da Viaggio

I Capodanni più strani del mondo

In America

Se avete la fortuna di veleggiare a bordo di uno yacht nel Mar dei Caraibi sul finire dell’anno la meta ideale per il Capodanno è la più piccola delle Isole Vergine Britanniche, Jost Van Dyke: qui le lussuose imbarcazioni della gioventù dorata rinnovano un rito divertente e modaiolo, riparano in una baia naturale dove la musica dal vivo tra le onde e le spiagge e i piatti caraibici dal sapore agrodolce completano la cornice. I 300 nativi rimasti sull’isola a vivere su baie da sogno e davanti al mare turchese assistono all’allegra invasione ed è incredibile che barche provenienti da ogni parte del mondo facciano diventare protagonista assoluto uno spicchio così piccolo di mondo. La natura è vergine, il sole è bollente e la notte del nuovo anno si accoglie tra tuffi, immersioni, risate e rhum.

meta ideale per il Capodanno è la più piccola delle Isole Vergine Britanniche, Jost Van Dyke

Non siamo nel Far West ma sulle Ande peruviane vicino Cuzco e qui il Capodanno è l’occasione di una resa dei conti, solo che al posto dei saloon ci sono povere casette di argilla, al posto delle ghost town nel deserto svettano gli alti picchi della cordigliera e invece di sfidarsi con pistole e lazoo gli abitanti si prendono … a schiaffi!! Le dispute possono essere economiche, personali, antiche o recenti, tra villaggi o famiglie rivali, fatto sta che dopo delle sberle, dei pugni e dei calci ben portati, l’aria da bellicosa diventa amichevole e alla fine tutti bevono insieme birra e acquavite nei bar. La festa che mette in scena questa rudimentale prova di arte marziale tra le montagne si chiama Takanakuy che in dialetto quechua significa “quando il sangue sta bollendo”: un nome che è tutto un programma! La comunità andina dal giorno dopo riprende la sua solita vita, coltiva le patate, va al mercato, fatica nelle saline, monta sulle corriere e porta i lama al pascolo davanti alle meravigliose rovine della civiltà inca.

sulle Ande peruviane vicino Cuzco qui è il Capodanno

Nel confinante Ecuador il Capodanno assume un significato più ironico e dissacratorio: si fanno scoppiare infatti con dei grossi petardi dei pupazzoni ripieni di segatura che ricordano le fattezze di personaggi politici e pubblici, o anche di cartoni animati. Essi rappresentano i Viejos Anos, i vecchi anni, e quindi vanno tolti di mezzo, come un carico di banane marce, come un cappello di panama o una coperta ormai sbrindellati. Tra la selva amazzonica, la via dei vulcani, gli umidi porti e le città coloniali il rito si ripete a diverse latitudini, la gente ridacchia perfida e il nuovo anno si accoglie meglio.

grossi petardi dei pupazzoni ripieni di segatura che ricordano le fattezze di personaggi politici e pubblici,

Negli Stati Uniti folle e follie a New York, Los Angeles, Las Vegas. Iconica la gigantesca sfera di cristallo scintillante di Times Square, The Ball Drop, che nell’ultimo giro di lancette dell’anno cala lentamente sulla folla in attesa là sotto da almeno 12 ore. Contorno favoloso di dj set, coriandoli colorati, raggi laser, la musica ad alto volume e i concerti di star mondiali. Invece che una palla su Jackson Square a New Orleans piove un gigantesco fiordaliso: prima e dopo fuochi d’artificio spettacolari sul Mississippi e jazz session nel French Quarter.

iconica la gigantesca sfera di cristallo scintillante di Times Square, The Ball Drop

In Brasile Rio de Janeiro contende probabilmente a Berlino il titolo di città col più grande happening festaiolo del Capodanno all’aperto: oltre 1 milione e mezzo di persone, tutte vestite di bianco, affollano i 4 km della famosa spiaggia di Copacabana per portare in omaggio alla dea del mare, Yemanja, dei gladioli bianchi o delle rose rosse. Subito dopo il rituale feste e concerti a go go fino al mattino seguente, immancabili ingredienti dell’allegria e della gioia di vivere tutta carioca.

In Colombia il primo giorno dell’anno i colombiani che amano viaggiare li trovi in giro per il loro quartiere con una valigia: una specie di rito propiziatorio al viaggio! Pazzerello ma in un certo senso emozionante.

In Brasile Rio de Janeiro contende probabilmente a Berlino il titolo di città col più grande happening

In Asia

Sulla costa indiana di Goa le feste fino all’alba degli artisti, degli hippies e dei viaggiatori alternativi sono a base di musica elettronica e rave party. Basta la magnifica scena del paesaggio, la magia dei falò, dei tramonti, quel senso indolente di lentezza e di estraniamento che prende nei posti sperduti e selvaggi, quel senso di libertà che scorre sotto la pelle nell’esotica Anjuna Beach come nelle campagne circostanti.

Sulla costa indiana di Goa le feste fino all’alba degli artisti, degli hippies e dei viaggiatori

In Thailandia il Capodanno più è bagnato, più è ritenuto fortunato. Solo che si festeggia a metà aprile, il mese più caldo e umido, per celebrare l’inizio dell’anno buddhista. L’acqua è grande protagonista tra lotte di gavettoni e sfide a secchiate e pistole d’acqua. Anche gli elefanti hanno un ruolo perché la spruzzano dalle proboscidi!! Anche le statue di Buddha nei numerosi templi vengono bagnate, in un clima di smodata allegria. Oltre al lato religioso nella Festa del Songkran emerge quello superstizioso: i thailandesi infatti credono che l’acqua lavi via la sfortuna e gli eventi negativi e che significhi l’agognata purificazione e lavaggio dei peccati. Tra sacro e profano immancabili le elezioni di bellissime Miss Songkran.

In Thailandia il Capodanno più è bagnato, più è ritenuto fortunato

Nella eccitante e tentacolare Bangkok in genere il Capodanno si festeggia, stile Times Square, nella enorme piazza del centro commerciale Central World, dove tra concerti e feste scorrono sul megaschermo le celebrazioni in onda nelle varie parti del mondo.

La Cina a Capodanno (che cade di solito tra fine gennaio e metà febbraio, secondo le fasi lunari) ha a che fare con la tradizione di un mostro mangiatore di uomini, Nian. Per “respingerlo” tutti i cinesi si vestono di rosso, usano il rumore, sfilando nelle strade con dragoni di cartapesta e lanterne, tra i botti provocati dai fuochi d’artificio. Esiste anche l’usanza di scrivere bigliettini beneauguranti e appenderli ai muri delle città come sugli alberi. I parchi e i templi di Shangai per esempio sono sempre pieni di alberi con biglietti poetici svolazzanti.

in cina sfilando nelle strade con dragoni di cartapesta e lanterne

A Taiwan si liberano in cielo migliaia di grandi lanterne, in una scena che si ripete spesso in Oriente.

Il Capodanno tibetano, il Losar, anch’esso con date variabili, vede protagoniste delle maschere nere con le fattezze del diavolo, degli spettri o di alcuni animali feroci, che hanno il compito di scacciare gli spiriti maligni, gli eventi negativi, purificare la casa e accogliere la nuova stagione. Una specie di lotta tra il bene e il male, in salsa religiosa, filosofica e folkloristica. Sulla corona delle maschere si ripete la rappresentazione di cinque piccoli teschi che simboleggiano cinque sentimenti umani negativi quali l’ira, l’orgoglio, la gelosia, la brama e l’ignoranza. Nella festa ha un alto valore il colore giallo, simbolo e richiamo tibetano della saggezza.

Il Capodanno tibetano, il Losar, vede protagoniste delle maschere nere con le fattezze del diavolo,

Nelle steppe della Mongolia il Capodanno si festeggia con gare di lotta tradizionale.

In Giappone con delle gare di calligrafia e con la perfetta pulizia della casa. Il contesto generale è di silenzio e raccoglimento: campane e gong hanno un ruolo purificatore e suonano per 108 volte a ricordare i peccati commessi. Nelle case si appendono ovunque decorazioni di bambù e rami di pino, di paglia e di felce, per accogliere in serenità il Dio che rappresenta tutti gli spiriti degli antenati, Toshigami.

Nelle case si appendono ovunque decorazioni di bambù e rami di pino

Che dire poi di un bel bagno nel lago gelato in Siberia? Si arriva nella tundra, si sceglie un bel tronco nel bosco, si affronta un lago ghiacciato, et voilàt, prima o poi si trova un buco per tuffarsi: bbbrrrr…. Infine la tormentata regione del Kurdistan, l’estremo est della Turchia che sconfina anche negli stati vicini: qui il Capodanno si festeggia a fine marzo e ricorda la lotta contro un re tiranno che venne bruciato insieme al suo castello. Il rituale del fuoco è molto sentito e dopo grandi banchetti gli uomini più coraggiosi ci saltano dentro, per conquistare nuove forze e sconfiggere il Male.

In Europa

La prima location effervescente che segnaliamo si trova in Scozia, nella bella e storica città di Edimburgo, dove per quattro emozionanti giornate si celebra l’Hogmanay. Già la notte del 30 dicembre per le sue strade si consumano barili di birra e di whisky, si organizzano fiaccolate e fuochi d’artificio e si dà fuoco a una nave vikinga su Carlton Hill, mentre la notte del 31 sul Royal Mile vanno in scena concerti e sfilate in costume e lo spettacolo pirotecnico illumina gli spalti del Castello. Il primo gennaio i più coraggiosi si fanno il bagno in kilt nelle acque gelate del Forth Estuary. Protagonista sempre lei, la città dalle costruzioni di pietra, della gloria scozzese e dei dintorni verdissimi.

Da non dimenticare un’usanza: chi mette per primo il piede in casa, dopo i bagordi del Capodanno, avrà più fortuna di tutti gli altri familiari: immaginiamoci la calca sulla soglia delle case di Edimburgo!

nella bella e storica città di Edimburgo nelle sue strade si consumano barili di birra e di whisky

Restiamo in Gran Bretagna, un po’ più a sud, nella cittadina inglese di Allendale, dove gli abitanti più anziani chissà perché si vestono con dei costumi che ricordano quelli dei Re Magi e si posano in testa delle ceste contenenti whisky e catrame infuocato. Sfilano, bevono, si riscaldano. Festeggiano così. Mentre Londra attira tanti giovani coi suoi mille parties e i fire works sul Tamigi.

Nel vecchio continente un’usanza particolare si festeggia nel villaggio rumeno di Manastirea Humorului con la Mascherata delle Capre perché tale animale nei Carpazi è un simbolo di ricchezza e fortuna ed è collegato al ciclo di nuove nascite. Da altre parti in Romania si celebra la Danza degli Orsi, coperti dalle pelli dell’animale, ballando attorno al fuoco per cacciare gli spiriti maligni.

Si dice che il più grande party urbano all’aperto del mondo sia quello organizzato ogni Capodanno nella fredda capitale tedesca dove intorno alla Porta di Brandeburgo si riunisce una quantità infinita di persone, oltre il milione secondo alcune stime. Tutti a bere birra, a mangiare salsicce, a ballare la techno e a guardare i raggi laser nel cielo sopra Berlino. I tedeschi ogni Capodanno amano anche rivedere un cortometraggio degli anni ’60, Dinner for One.

Nel Nord Europa altre tradizioni differenti: in Danimarca si usa rompere i piatti contro le porte di amici e parenti, in Estonia si assaggia per sette volte lo stesso piatto lo stesso giorno, in Finlandia si bevono e poi si bruciano migliaia di lattine di birra e di alcol. Più a sud si fa la conta dei dodici acini d’uva mangiucchiati negli ultimi dodici secondo dell’anno, specie quando fai parte della folla che aspetta il nuovo anno alla Puerta del Sol di Madrid, oppure si aspetta l’assaggio della torta con moneta come usanza in Grecia.

intorno alla Porta di Brandeburgo a Berlino si riunisce una quantità infinita di persone

In Africa

Poche le feste ufficiali, basate sulla religione copta in Etiopia e sul giorno annuale di libertà degli ex schiavi a Cape Town in Sudafrica. Qui ogni 2 gennaio si festeggia il Secondo Capodanno, con parate di menestrelli col viso truccato, bande musicali e street food.

Cape Town in Sudafrica

In Oceania

Più che un Capodanno strano è un Capodanno altamente spettacolare quello che coinvolge la meravigliosa città di Sidney, aperta sulla grande baia della Opera House e dell’Harbour Bridge. Gli australiani per il fuso orario sono tra i primi a festeggiare il nuovo anno e lo fanno solitamente col più grande spettacolo pirotecnico del mondo, a cui assiste un milione di persone. I più fortunati si avvicinano all’emozionante scena con la loro barca. Nella vicina Bondi Beach ovviamente non può mancare un colossale Surf Party. Come a cogliere l’onda buona per cavalcare l’anno nuovo.

Sidney col più grande spettacolo pirotecnico del mondo

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